“Camminare per lo spirito” Pastore Mike D’Anna

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Tutti quanti dovrebbero afferrare il significato della parola consacrazione e farla diventare il fondamento della propria vita. Il ritorno di Gesù è molto vicino e la Bibbia dice:“Se qualcuno ha questa speranza si purifichi come egli è puro”. Gesù tornerà in un batter d’occhio e prenderà i suoi. Dobbiamo pensare a quelli che non sono a posto con Dio e se non hanno fatto un’esperienza con Lui si ritroveranno separati da Dio per l’eternità, per questo Gesù ci dice di andare per il mondo a predicare la Parola ad ogni creatura. Dio ha preparato l’inferno per il diavolo e i suoi angeli, per l’umanità Lui ha mandato Gesù, affinché possiamo essere salvati per mezzo di Lui. Ci sono cose in questa vita che ci contaminano, per questo dobbiamo purificarci, santificarci e consacrarci. La consacrazione è l’azione del consacrarsi e rigurda gli adulti che possono donarsi totalmente al Signore e diventare un sacrificio vivente. Come sappiamo l’uomo è trino: Spirito, Anima e Corpo. Lo Spirito umano viene rigenerato quando l’uomo accetta Gesù, cambia natura e viene salvato. L’anima invece deve essere rinnovata, non più la signoria dell’Io ma quella di Dio nella nostra vita. Mentre del corpo la Bibbia ci chiede di farne un sacrificio vivente. ROMANI 12:1 1Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Tutto il corpo viene consacrato al Signore: la bocca dirà cose buone, le orecchie ascolteranno cose buone e gli occhi guarderanno solo cose buone. Nel Vecchio Testamento il sacrificio aveva a che fare con la morte di un animale per espiare il peccato dell’uomo, nel Nuovo Testamento portiamo la nostra vita alla sua presenza come sacrificio vivente che rappresenta morire a noi stessi per iniziare a vivere per e con Cristo, come ci dice Paolo in GALATI 2:20 20Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me.

I segni della consacrazione:

  • La consacrazione ci rende persone trasparenti, oneste e sincere. 2 TIMOTEO 3:1-5 1Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 2perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 5aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati! L’uomo mette enfasi sull’apparenza mentre Dio mette enfasi sulla trasparenza;

     

     

  • La consacrazione porta le persone a sviluppare uno spirito eccellente. DANIELE 6:3 3Questo Daniele si distingueva tra i capi e i satrapi, perché c’era in lui uno spirito straordinario; il re pensava di stabilirlo sopra tutto il suo regno. Daniele non aveva lo Spirito Santo dentro di lui ma su di lui. Daniele aveva comunque uno spirito eccellente e superiore. Quanto più noi che abbiamo lo Spirito Santo dentro di noi dovremmo avere uno spirito di eccellenza, uno spirito superiore. Lo Spirito Santo ha prodotto in noi il frutto di amore, pace, gioia, pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà, mansuetudine e autocontrollo. Che cosa avrebbe fatto Daniele con lo Spirito Santo dentro di lui? Tante volte questo frutto non si vede nella nostra vita e ci comportiamo come quelli del mondo:”Occhio per occhio e dente per dente”. Noi con il frutto dello Spirito acquisiamo la forza di amare, la forza di perdonare e quella di dimenticare. DANIELE 6:4 Allora i capi e i satrapi cercarono di trovare un’occasione per accusare Daniele circa l’amministrazione del regno, ma non potevano trovare alcuna occasione né alcun motivo di riprensione, perché egli era fedele e non c’era in lui alcuna mancanza da potergli rimproverare. In Daniele non si trovavano accusa e corruzione. I Capi e i Satrapi non potevano trovare nulla contro Daniele perché egli era fedele. È bello non essere accusati anche se gli uomini cercano di trovare qualcosa per accusarci, così fecero alla fine con Daniele ma l’unica colpa che Daniele aveva era essere senza colpa. 1TIMOTEO 3:2 2Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile. Daniele era pieno di fede e viveva per servire il Signore, era già morto a se stesso. Dobbiamo essere pieni di fede, o morti o vivi siamo del Signore. Dio ha poi salvato Daniele per dimostrare la sua potenza, che egli era Dio e aveva tutto sotto controllo. DANIELE 6:5-9 Quegli uomini dissero dunque: «Noi non avremo nessun pretesto per accusare questo Daniele, se non lo troviamo in quello che concerne la legge del suo Dio». 6Allora capi e satrapi vennero tumultuosamente presso il re e gli dissero: «Vivi in eterno, o re Dario! 7Tutti i capi del regno, i prefetti e i satrapi, i consiglieri e i governatori si sono accordati perché il re promulghi un decreto e imponga un severo divieto: chiunque, per un periodo di trenta giorni, rivolgerà una richiesta a qualsiasi dio o uomo tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. 8Ora, o re, promulga il divieto e firma il decreto, perché sia immutabile, conformemente alla legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile». 9Il re Dario quindi firmò il decreto e il divieto. 10Quando Daniele seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima. Daniele viene a sapere del decreto ma continua ad obbedire a Dio e a pregare. Daniele sapeva che sarebbe stato messo a morte. DANIELE 6:21-22 21Daniele rispose al re: «Vivi per sempre, o re! 22Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la bocca dei leoni; essi non mi hanno fatto nessun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui, e anche davanti a te, o re, non ho fatto niente di male». La sicurezza naturale è bella ma quella eterna di più. Dio interviene nelle nostre vite ma per la sua gloria. Tutto coopera al bene per coloro che amano Dio, tutto quello che Dio fa, lo fa per il nostro bene perché Lui conosce il futuro e sa cosa è meglio per noi.

     

  • La consacrazione influenza gli altri a consacrarsi a Dio. DANIELE 6:26-27 26Io decreto che in tutto il territorio del mio regno si tema e si rispetti il Dio di Daniele, perché è il Dio vivente che dura in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo dominio durerà sino alla fine. 27Egli libera e salva, fa segni e prodigi in cielo e in terra. È lui che ha liberato Daniele dalle zampe dei leoni». Daniele con la sua consacrazione ha fatto conoscere la potenza del suo Dio a tutto il regno.

     

Sadrac, Mesac e Abed-Nego erano tre ragazzi ebrei a cui viene chiesto di inchinarsi davanti ad una statua, i tre si rifiutarono e furono gettati nella fornace ardente ma Dio li salvò. DANIELE 3:28-29 28Nabucodonosor prese a dire: «Benedetto sia il Dio di Sadrac, di Mesac e di Abed-Nego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi che hanno confidato in lui, hanno trasgredito l’ordine del re, hanno esposto i loro corpi per non servire né adorare alcun altro Dio che il loro. 29Perciò ordino quanto segue: chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, dirà male del Dio di Sadrac, Mesac e Abed-Nego, sia fatto a pezzi e la sua casa ridotta in un letamaio; perché non c’è nessun altro dio che possa salvare in questo modo». La consacrazione ha conquistato il re ed ha rivolto il regno verso Dio. Verranno tempi dove ci sarà la persecuzione ma noi dobbiamo sapere che siamo già morti e ci sta aspettando l’eternità, solo là non ci sarà più nessuna lacrima, nessuna sofferenza e nessun dolore. Non rinneghiamo mai Dio, manteniamoci fermi nella consacrazione ed esaminiamo la nostra vita. Dio è pronto a perdonare ma non chiude gli occhi sul peccato. Noi dobbiamo fare la nostra parte. Non è un peccato che non ci permette di andare con il Signore ma è uno stile di vita di peccato. Senza la purificazione nessuno vedrà il Signore.

 

Trascrizione a cura di Vanessa Augello