“Il potere dell’influenza” Past. Sandro Lauricelli

Noi siamo influenzati e influenziamo.

Noi abbiamo la responsabilità di influenzare la vita degli altri, e questo deve succedere in modo intenzionale non casuale, perché siamo in Cristo; in quanto figli di Dio, abbiamo ricevuto un mandato che è il ministerio della riconciliazione, visto che siamo stati riconciliati in Cristo, abbiamo la responsabilità di portare questa riconciliazione nella vita degli altri influenzando spiritualmente.

(Matteo 5:13-16) 13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. 

Noi siamo il sale della terra. Abbiamo una grande responsabilità di influenza verso gli altri e verso i nostri figli. Noi siamo gli ambasciatori di Cristo dovunque arriviamo.

Dobbiamo farci la domanda: “cosa farebbe Gesù, in questa situazione?”

E’ importante correggere l’attitudine sbagliata dei figli, ma non distruggere la persona. Se si definisce il proprio figlio con attributi negativi, non si sta correggendo l’azione ma si sta demolendo la persona. Noi, invece, dobbiamo diventare i più grandi fan e incoraggiatori dei nostri figli.

Come genitori non dobbiamo confrontarli con altri ragazzi magari più preparati o competenti sottolineando il gap tra di loro, ma dobbiamo valorizzare al massimo il talento dei nostri figli, sostenendoli.

Questo stesso atteggiamento dobbiamo averlo anche con le persone intorno a noi; Gesù riusciva sempre a trovare qualcosa di positivo nelle persone anche quando era davvero difficile farlo. Gesù non guardava i limiti delle persone, ma cercava sempre di individuare le caratteristiche positive. Quando non era possibile trovarle, mostrava il suo amore come fece con Zaccheo andando a casa sua, nonostante fosse un ladro e per legge non era possibile farlo. Zaccheo si era sentito talmente valorizzato per il gesto di Gesù, che decise di ravvedersi.

(Proverbi 1:8-9) 8 Ascolta, figlio mio, l’ammaestramento di tuo padre e non trascurare l’insegnamento di tua madre, 9 perché saranno un fregio di grazia al tuo capo e monili al tuo collo. 

Dai 0 ai 25 anni ci sono 3 fasi:

  1. 0-5 anni è la fase dell’identità. In questo periodo si identifica l’identità di genere. Se il Signore ti ha dato una figlia femmina o un figlio maschio, li devi trattare da tale; i giochi, le attività, l’idea di futuro che trasmetti loro devono essere coerenti con l’identità maschile o femminile.
  2. 6-14 anni è la fase dell’influenza. In questa fase non dobbiamo togliere i nostri figli dal mondo perché non possiamo avere tutto sotto controllo, prima o poi si scontreranno con la realtà, ritrovandosi senza strumenti per affrontarlo perché hanno vissuto in una “campana di vetro”. Il ruolo dei genitori è quello di essere un’ influenza forte per i propri figli, trasmettendo loro un’educazione cristiana che li porterà a dire un no convinto di fronte al peccato. E’ fondamentale insegnare cosa è giusto e cosa è sbagliato, insegnare l’importanza di non lasciarsi influenzare dal mondo ma essere un’influenza positiva per gli altri. Alcune volte i figli ci riusciranno, altre volte no, questo non deve portare il genitore a guardarlo come un peccatore, ma come Gesù guardò la samaritana, apprezzando la sua sincerità. La difficoltà dei genitori di un figlio adolescente è quella di mantenere una comunicazione anche quando leggono nei loro occhi la totale ribellione; anche se col cuore distrutto, dobbiamo continuare a decretare quello che Dio ha detto che i nostri figli sono. E’ importante continuare ad educarli, in modo che sviluppino un carattere cristiano, in modo che sappiano distinguere ciò che fa bene da ciò che fa male. Non è un compito facile per i genitori, ma è importante continuare a trasmettere il timore di Cristo in loro, perché si chiedano “cosa farebbe Gesù?”.
  3. 15-25 è la fase in cui voglio fare delle esperienze, provando delle cose A volte noi genitori non lo sapremo, ma non dobbiamo lasciarci sconvolgere da questo. Il diavolo viene per rubare, ammazzare e distruggere. Un compito importante del genitore è capire chi gira intorno ai nostri figli. Investiamo per fare in modo che i nostri figli partecipino a eventi cristiani che li influenzino positivamente (summer camp, conferenze giovanili,ecc), perché partecipino agli incontri giovanili della chiesa locale. Come genitori dobbiamo favorire esperienze spirituali che abbiamo una buona influenza su di loro.

(Proverbi 7:1-5) 1 Figlio mio, custodisci le mie parole e conserva dentro di te i miei comandamenti. 2 Custodisci i miei comandamenti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla dei tuoi occhi. 3 Legateli alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore. 4 Di’ alla sapienza: «Tu sei mia sorella», e chiama «amico» l’intendimento, 5 affinché ti custodiscano dalla donna altrui, dalla straniera che usa parole lusinghevoli.

 Più stiamo col Signore, più stiamo bene. Non c’è un altro segreto per la felicità. Tutto quello che ci farà stare bene è la Parola di Dio. A volte non influenziamo i nostri figli nel Signore perché neanche noi siamo nel Signore. Forse si tratta solo di un periodo della tua vita, forse sei evangelico ma non sei nel Signore. Chi è nel Signore è un adoratore, uno che si lascia influenzare dalla Parola di Dio. Non possiamo dare quello che non abbiamo.

Se nella nostra casa c’è la pace, la gioia del Signore, questo è già fondamentale per influenzare i nostri figli.

I nostri figli sono il futuro, sono la nostra eredità. Se lasciamo loro il timore del Signore, avremo lasciato tutto ciò di cui avranno bisogno.