“Testa o Croce?” Marco Esposito

Marco 12:13-17    Gli mandarono poi alcuni farisei ed erodiani per  coglierlo in fallo nelle parole. 14 Ed essi, giunti, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e non hai riguardi per nessuno, perché non badi all’apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?». 15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché lo veda». 16 Essi glielo portarono. Ed egli disse loro: «Di chi è questa immagine e questa iscrizione?». Essi gli dissero: «Di Cesare». 17 Allora Gesù rispose e disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio». Ed essi si meravigliarono di lui.

La risposta che Gesù diede in questa occasione è una tra le più conosciute e ha molto da insegnare. Gesù chiede una moneta :“…Portatemi un denaro perché lo veda”. Le monete di cui parla questo brano presentavano l’effige dell’imperatore di Roma con la scritta in greco o latino che lo inneggiavano come imperatore e dio. “Essi glielo portarono. Ed egli disse loro: «Di chi è questa immagine e questa iscrizione?». Gesù fa una domanda, ma allo stesso tempo pone davanti ai loro occhi una cosa evidentissima: Essi gli dissero: «Di Cesare».

Dio è spesso costretto a fare così anche con noi: a ricordarci che noi ci soffermiamo e diamo importanza a cose che non gli appartengono… in quell’occasione Gesù fece capire a tutti che ciò che Egli voleva non erano le monete, ma i cuori. E i cuori che Dio vuole sono quelli che recano la Sua immagine…«Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio».

2 Corinzi 3:13 essendo manifesto che voi siete una lettera di Cristo, che è il risultato del nostro ministero scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, e non su tavole di pietra, ma sulle tavole di un cuore di carne.

Se il nostro cuore fosse una lettera, di cosa parlerebbe? Quale storia racconterebbe? Quale dio possiede oggi il tuo cuore?

Gesù non aveva nessun interesse per la moneta; non aveva interesse per una cosa che non recasse le sue parole e non recasse la sua immagine. Lui non era venuto a portare qualcosa che noi uomini potessimo fabbricarci da soli… Possiamo essere degli “imperatori” in qualsiasi settore di questa vita terrena, ma senza Gesù non avremo mai la vita eterna…

Apocalisse 3:20 Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me.

Quando Gesù chiese di chi fosse l’immagine sulla moneta, Egli sapeva già la risposta, ma voleva che fosserp loro a darla.

E se oggi Gesù ci chiedesse “Qual è l’immagine scolpita nei vostri cuori? “. Solo noi possiamo dichiarare a chi apparteniamo e quale sia l’immagine incisa sul nostro cuore.

Romani 10:8-10   Ma che dice essa? «La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede, che noi predichiamo; 9 poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. 10 Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza.

Questi versi parlano di entrambi gli aspetti che Gesù richiedeva nell’episodio della moneta: credere e confessare! Questa non è una formula magica che recitiamo ogni domenica, ma è una dichiarazione di fede che deve essere incisa nei nostri cuori ogni giorno della nostra vita. La Parola è presso di te? Esce dalla tua bocca? È  nel tuo cuore?

Che valore stai dando alla tua salvezza? Il valore di una moneta o il valore di una vita riscattata? La Parola di Dio è chiara su quanto valga la nostra salvezza…

Matteo 13:44-46 44 «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo. 45 «Il regno dei cieli è anche simile a un mercante che va in cerca di belle perle; 46 e, trovata una perla di gran valore, se n’è andato, ha venduto tutto quello che aveva, e l’ha comprata.

La salvezza vale così tanto che dopo averla trovata NON ci sembrerà assurdo cedere o dare tutto quello che abbiamo pur di preservarla, perché è un tesoro, una perla di enorme valore che non possiamo perdere…

Filippesi 3:7-11 7 Ma le cose che mi erano guadagno, le ho ritenute una perdita per Cristo. 8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose  essere  una perdita di fronte  all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose  e  le  ritengo  come  tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo, la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti.

Di cosa e di chi parla la tua vita?
Della storia di Gesù nella tua vita o reca altre iscrizioni?