“Aggiungi un posto in barca, che c’è l’amico in più” Marco Esposito

Matteo 4:18-23 Or Gesù, camminando lungo il mare della Galilea, vide due fratelli: Simone detto Pietro e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete nel mare, poiché erano pescatori; 19 e disse loro: «Seguitemi e io vi farò pescatori di uomini». 20 Or essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono. 21 E, proseguendo il cammino, vide due altri fratelli: Giacomo, il figlio di Zebedeo e Giovanni suo fratello, nella barca con Zebedeo loro padre, i quali riassettavano le reti; e li chiamò. 22 Ed essi, lasciata prontamente la barca e il padre loro, lo seguirono. 23 E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno, e sanando ogni malattia e ogni infermità fra il popolo.

In questi versi viene descritta in maniera semplice e sintetica la chiamata dei primi discepoli da parte di Gesù. Essi infatti lasciarono le cose che stavano facendo prima, seppur importanti, e cambiarono vita perché capirono che erano cose di secondaria importanza rispetto alla chiamata che Gesù stava facendo.

La barca potrebbe essere un paragone con la nostra vita. Essa può navigare in vari mari, quieti o mossi in base alle circostanze: non tutti toccheremo gli stessi porti, non tutti affronteremo le stesse rotte e non tutti avranno la stessa barca. Alcune infatti potranno essere dei pescherecci, barche a vela, traghetti, navi da Crociera, yacht lussuosi o le mega Navi Cargo…

Matteo 8:23-32 Ed essendo egli salito nella barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco sollevarsi in mare una tempesta così violenta, che la barca era coperta dalle onde. Or egli dormiva. 25 E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: «Signore, salvaci, noi periamo!». 26 Ma egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?». E, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia. 27 Allora gli uomini si meravigliarono, e dicevano: «Chi è costui, al quale anche il mare e i venti ubbidiscono?». 28 E quando giunse all’altra riva, nella regione dei Ghergheseni, gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella via. 29 Ed ecco, essi si misero a gridare, dicendo: «Che vi è tra noi e te, o Gesù, Figlio di Dio? Sei tu venuto qui, per tormentarci prima del tempo?». 30 Non lontano da loro, vi era un grande branco di porci che pascolava. 31 E i demoni lo pregavano, dicendo: «Se tu ci scacci, permettici di andare in quel branco di porci». 32 Ed egli disse loro: «Andate!». Così essi, usciti, se ne andarono in quel branco di porci; ed ecco tutto quel branco di porci si precipitò dal dirupo nel mare, e morirono nelle acque.

Gesù salì nella barca per uno scopo e, dopo i miracoli che fece, molti si avvicinarono a Lui. Ma questi versi mettono in evidenza anche un’altra cosa: Gesù doveva passare all’altra riva e aveva bisogno di una barca perché c’erano degli indemoniati da liberare. Se LO fai salire sulla tua BARCA=VITA magari potrai aiutare qualcuno ad essere liberato per il semplice fatto che con te trasporti GESU’.

Matteo 9:1-8 Ed egli, salito sulla barca, passò all’altra riva e venne nella sua città. 2 Ed ecco, gli fu presentato un paralitico disteso sopra un letto; e Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, fatti animo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». 3 Allora alcuni scribi dicevano fra sé: «Costui bestemmia!». 4 Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori? 5 Infatti, che cosa è più facile dire: “I tuoi peccati ti sono perdonati”, oppure: “Alzati e cammina”? 6 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha autorità in terra di perdonare i peccati: Alzati (disse al paralitico), prendi il tuo letto e vattene a casa tua!». 7 Ed egli, alzatosi, se ne andò a casa sua. 8 Le folle, veduto ciò, si meravigliavano e glorificavano Dio, che aveva dato tale potere agli uomini.

Qui vediamo come il semplice avere Gesù nelle nostre vite non solo può portare liberazione nella vita degli altri, ma anche GUARIGIONE.

Noteremo che Gesù non prende mai in mano il timone della barca. Egli si limita ad indicare la rotta. Sta a noi decidere se seguirla o meno. Questo ci fa capire che non basta solo farLO salire nella nostra barca, ma dobbiamo decidere di seguire la direzione che Egli ci indica. Allora non dovremo avere paura delle tempeste che potranno esserci lungo il cammino, ma saremo strumenti per aiutare altre persone.

Matteo 13:1 Ora, in quello stesso giorno Gesù, uscito di casa, si pose a sedere presso il mare. 2 E grandi folle si radunarono intorno a lui, così che egli, salito su una barca, si pose a sedere; e tutta la folla stava in piedi sulla riva. 3 Ed egli espose loro molte cose in parabole, dicendo: «Ecco, un seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. 5 Un’altra cadde in luoghi rocciosi, dove non c’era molta terra, e subito germogliò perché il terreno non era profondo; 6 ma, levatosi il sole, fu riarso e, perché non aveva radice, si seccò. 7 Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. 8 E un’altra cadde in buona terra e portò frutto dando il cento, il sessanta, ed il trenta per uno. 9 Chi ha orecchi da udire, oda!”

Basterà far salire GESU’ nella tua vita ed Egli potrà usarla per parlare a chiunque si avvicini a te! In questo caso LA TUA VITA… LA TUA BARCA verrà usata per parlare a chiunque ti si avvicinerà. A volte non dovrai fare chissà quale viaggio, non dovrai parlare tu, ma Dio si userà della tua vita per parlare agli altri.

Matteo 14:22-36 Gesù cammina sul mare 22 Subito dopo Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo all’altra riva, mentre egli licenziava le folle. 23 Dopo averle congedate, salì sul monte in disparte per pregare. E, fattosi sera, era là tutto solo. 24 La barca intanto si trovava al largo, in mezzo al mare, ed era sbattuta dalle onde perché il vento era contrario. 25 Alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. 26 I discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!». E si misero a gridare dalla paura; 27 ma subito Gesù parlò loro, dicendo: «Rassicuratevi; sono io, non temete!». 28 E Pietro, rispondendogli disse: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque». 29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sulle acque, per venire da Gesù. 30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò dicendo: «Signore, salvami!». 31 E subito Gesù stese la mano, lo prese e gli disse: «O uomo di poca fede, perché hai dubitato?». 32 Poi, quando salirono in barca, il vento si acquetò. 33 Allora quelli che erano nella barca vennero e l’adorarono, dicendo: «Veramente tu sei il Figlio di Dio!». 34 Poi, essendo passati all’altra riva, vennero nella regione di Gennesaret. 35 E gli uomini di quel luogo, avendolo riconosciuto, diffusero la notizia per tutta la regione circostante; e gli presentarono tutti i malati; 36 e lo pregarono che potessero toccare almeno il lembo della sua veste; e tutti quelli che lo toccarono furono perfettamente guariti.

Gesù “costrinse (obbligò – ordinò) i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo all’altra riva…” I discepoli avevano già affrontato una burrasca e sapevano che Gesù, al momento opportuno, sarebbe intervenuto. Questo secondo caso è diverso: Marco ci dice che i discepoli erano impegnati a remare per far fronte alla corrente ed ai venti. Essi ebbero paura perché in un primo momento non riconobbero Gesù e lo scambiarono per un fantasma.

Questa circostanza produsse due miracoli che condussero ad un unico effetto: Pietro camminò sulle acque (sulle circostanze difficili e burrascose) e poi le acque si acquietarono.

Quale fu il risultato?

Gli uomini di quel luogo LO riconobbero attraverso quella esperienza capitata a CHI era nella BARCA, ai discepoli, e diffusero la notizia e numerosi malati furono guariti!

Ecco a cosa possono servire le burrasche nelle nostre vite: a TESTIMONIARE DI GESU’ ! Non solo quando siamo vicino alla riva e tutto va bene, ma anche quando la nostra vita… la nostra barca affronta le tempeste.

Luca 5:1-11 Or avvenne che, mentre egli si trovava sulla riva del lago di Gennesaret e la folla gli si stringeva attorno per ascoltare la parola di Dio, 2 vide due barche ormeggiate alla riva del lago, dalle quali erano scesi i pescatori e lavavano le reti. 3 Allora salì su una delle barche, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Postosi a sedere, ammaestrava le folle dalla barca. 4 E, quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per pescare». 5 E Simone, rispondendo, gli disse: «Maestro, ci siamo affaticati tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però, alla tua parola, calerò la rete». 6 E, fatto ciò, presero una tale quantità di pesci che la rete si rompeva. 7 Allora fecero cenno ai loro compagni, che erano nell’altra barca, perché venissero ad aiutarli. Ed essi vennero e riempirono tutt’e due le barche, tanto che stavano affondando. 8 Vedendo questo, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me perché sono un uomo peccatore». 9 Infatti Pietro e tutti quelli che erano con lui furono presi da grande stupore, per la quantità di pesci che avevano preso. 10 Lo stesso avvenne pure a Giacomo e a Giovanni, figli di Zebedeo, che erano compagni di Simone. Allora Gesù disse a Simone: «Non temere; da ora in avanti tu sarai pescatore di uomini vivi». 11 Essi quindi, tirate in secco le barche, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

Gesù sapeva quanto fosse importante ottenere un buon pescato. Ma quella notte i discepoli non avevano ottenuto affatto un buon risultato. Nonostante ciò, Gesù disse loro di tornare a pescare e di tornare nello stesso luogo dove avevano fallito. Essi si fidarono di Gesù e obbedirono. La pesca fu miracolosa e Gesù gli mostrò così la differenza tra l’AVERE e NON AVERE Gesù nelle loro barche.

Ma il vero e più grande miracolo fu un altro: quando tornarono a terra, nonostante la pesca fosse stata abbondante, essi lasciarono ogni cosa e lo seguirono!

LIBERAZIONE, GUARIGIONE, SALVEZZA , BENEDIZIONE, TRASFORMARE VITE FALLITE IN

VITE VITTORIOSE: ecco cosa succede quando Gesù salirà sulla nostra barca!!

Magari oggi le persone aspirano ad avere le proprie vite più come quelle di una bellissima moto d’acqua, per andare veloce, ma saranno da soli o al massimo avranno spazio per una sola persona…

Altri preferirebbero avere una vita come su una tavola da SURF: sempre sulla cresta dell’onda, sempre più in alto e in posti meravigliosi. Ma sempre attento a non cadere. sempre solo e sempre alla ricerca di un’onda perfetta.

Fate delle vostre vite una BARCA, non conta che tipo di barca, ma in essa fate spazio a Gesù e andate dove lui vi chiede di andare perchè in quel caso starete facendo la differenza per voi e per coloro che condividono la vostra barca.