“Le tre grandi responsabilità che avevano i Leviti” Past. Mike D’Anna

I Leviti gestivano tre aree:

  1. IL TABERNACOLO

Il tabernacolo era formato dal cortile, dal luogo santo e dal luogo santissimo. Nel cortile potevano accedere tutti, nel luogo santo potevano andare i leviti, nel luogo santissimo poteva entrare solo il sommo sacerdote.

Ogni volta che si spostavano, i leviti dovevano smantellare il tabernacolo. Era un loro compito perché erano appartati per il Signore.

Anche nella chiesa oggi ci sono compiti che possono assolvere solo i ministri, come l’unzione dell’olio.

Il sommo sacerdote quando entrava nel luogo santissimo rischiava di morire se non seguiva l’iter di purificazione.

Con la morte di Gesù, il velo tra il luogo santo e il luogo santissimo è stato strappato. Tutti possiamo entrare nel luogo santissimo per il sangue di Gesù Cristo. Dove c’è spargimento di sangue c’è remissione dei peccati. Il sacrificio di Gesù è valido per sempre.

  1. LE CITTA’ DI RIFUGIO

Le città di rifugio erano un luogo di protezione.

2 «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Stabilitevi le città di rifugio, di cui vi parlai per mezzo di Mosè, 3 affinché vi si possa rifugiare l’omicida che ha ucciso qualcuno involontariamente e senza premeditazione; esse vi serviranno di rifugio contro il vendicatore del sangue. 4 Quando l’omicida fuggirà a una di quelle città, si fermerà all’ingresso della porta della città ed esporrà il suo caso agli anziani di quella città; essi lo accoglieranno in città con loro e gli daranno un posto, ed egli abiterà fra di loro. 5 Se il vendicatore del sangue lo inseguirà, essi non gli daranno nelle mani l’omicida, perché egli ha ucciso il suo prossimo senza premeditazione, senza averlo odiato prima. 6 L’omicida rimarrà in quella città finché, alla morte del sommo sacerdote che sarà in carica in quei giorni, comparirà in giudizio davanti all’assemblea. Allora l’omicida potrà tornare e rientrare nella sua città e nella sua casa, nella città dalla quale era fuggito”». (Giosuè 20:2-6)

Fra le città che darete ai Leviti voi designerete sei città di rifugio, alle quali possa fuggire chi ha ucciso qualcuno; e a queste aggiungerete altre quarantadue città. 7 Tutte le città che darete ai Leviti saranno dunque quarantotto, assieme ai terreni da pascolo. (Numeri 35:6)

  1. LE DECIME

Israele pagava diverse decime:

1.     La decima del Signore

30 Ogni decima della terra, sia dei prodotti del suolo che dei frutti degli alberi, appartiene all’Eterno; è cosa consacrata all’Eterno. 31 Se uno vuole riscattare una parte della sua decima, vi aggiungerà il quinto. 32 E per la decima della mandria e del gregge, il decimo capo di tutto ciò che passa sotto la verga sarà consacrato all’Eterno. 33 Non farà distinzione fra buono e cattivo, né farà scambi; e se scambia uno con un altro, ambedue saranno cosa sacra; non si potranno riscattare» (Levitico 27:30-33)

 

La decima appartiene a Dio. La decima è santa.

I leviti prendevano la decima perché a loro non era stata data nessuna eredità. I leviti pagavano la decima della decima.

25 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo: 26 «Parla ai Leviti e di’ loro: Quando prenderete dai figli d’Israele le decime che io vi do da parte loro come vostra eredità, ne farete un’offerta elevata all’Eterno, una decima della decima; 27 e la vostra offerta elevata vi sarà contata come il grano che viene dall’aia e come la pienezza dello strettoio. 28 Così anche voi farete un’offerta elevata all’Eterno da tutte le decime che riceverete dai figli d’Israele, e di quelle darete l’offerta elevata dell’Eterno al sacerdote Aaronne. (Numeri 18:25-28)

La decima dei leviti, si chiamava “offerta elevata”.

C’era anche l’ “offerta agitata”, con questa offerta manifestavano la loro convinzione nel fatto che chi rappresentava la resurrezione e la vita sarebbe venuto. Un’ offerta data per fede nella venuta del Messia.

2.     la decima per l’individuo stesso, per la sua famiglia, per coprire le spese delle feste nazionali.

5 ma lo cercherete nel luogo che l’Eterno, il vostro DIO, sceglierà fra tutte le vostre tribù, per mettervi il suo nome come sua dimora; e là andrete; 6 là recherete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, le offerte elevate delle vostre mani, le vostre offerte votive e le vostre offerte volontarie, e i primogeniti della vostra mandria e del vostro gregge; 7 e là mangerete davanti all’Eterno, il vostro DIO, e gioirete, voi e le vostre famiglie, di tutto ciò a cui avrete posto mano e in cui l’Eterno, il vostro DIO, vi avrà benedetti (Deuteronomio 12:5-7)

24 Ma se il cammino è troppo lungo per te e tu non puoi portare le decime fino là, perché il luogo che l’Eterno, il tuo DIO, ha scelto per stabilirvi il suo nome è troppo lontano da te, quando l’Eterno, il tuo DIO, ti avrà benedetto, 25 allora le convertirai in denaro e con il denaro in mano andrai al luogo che l’Eterno, il tuo DIO, ha scelto, 26 e userai quel denaro per comprare tutto ciò che il tuo cuore desidera: buoi, pecore, vino, bevande inebrianti, o qualunque cosa il tuo cuore desidera; e là mangerai davanti all’Eterno, il tuo DIO, e gioirai, tu con la tua famiglia. (Deuteronomio 14:24-26)

Era una decima che non dovevano dare ai leviti, ma la dovevano conservare per momenti di comunione.

3.     Decima del terzo anno

Si trattava di una decima destinata ai bisognosi.

28 Alla fine di ogni tre anni, metterai da parte tutte le decime dei tuoi prodotti del terzo anno, e le riporrai entro le tue porte; 29 e il Levita, che non ha parte né eredità con te, e lo straniero e l’orfano e la vedova che si trovano entro le tue porte verranno, mangeranno e si sazieranno, affinché l’Eterno, il tuo DIO, ti benedica in ogni lavoro a cui metterai mano» (Deuteronomio 14:28-29)

La benedizione di Dio è quella che ci rende ricchi.

13 dirai davanti all’Eterno, il tuo DIO: “Io ho tolto dalla mia casa ciò che è consacrato, e l’ho dato al Levita, allo straniero, all’orfano e alla vedova, in base a tutto ciò che mi hai comandato; non ho trasgredito né dimenticato alcuno dei tuoi comandamenti 14 Non ne ho mangiato durante il mio lutto, non ne ho preso quando ero impuro e non ne ho offerto ai morti; ho ubbidito alla voce dell’Eterno, il mio DIO e ho fatto in base a tutto ciò che mi hai comandato. (Deuteronomio 26:13)

La seconda e la terza decima possiamo gestirle come vogliamo oggi, la decima del Signore invece è consacrata.

17 Chi ha pietà del povero presta all’Eterno, che gli contraccambierà ciò che ha dato (proverbi 19:17)

Quando diamo la decima al Signore stiamo onorando Dio.

9 Onora l’Eterno con i tuoi beni e con le primizie di ogni tua rendita; 10 i tuoi granai saranno strapieni e i tuoi tini traboccheranno di mosto (Proverbi 3: 9-10)

Dio dice: “mettetemi alla prova!” Dare la decima è una rivelazione.

18 Allora Melchisedek, re di Salem, portò pane e vino. Egli era sacerdote del Dio Altissimo. 19 E benedisse Abramo, dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio Altissimo, padrone dei cieli e della terra! 20 E benedetto sia il Dio Altissimo, che ti ha dato nelle mani i tuoi nemici!». E Abramo gli diede la decima di ogni cosa (Genesi 14:18-20)

Melchisedek era la manifestazione di Gesù. Abramo sapeva che Dio lo aveva chiamato, ma non sapeva che fosse il padrone del cielo e della Terra. Quando comprese questo, gli diede la decima di ogni cosa.

La rivelazione della decima è basata sulla consapevolezza interiore di quanto Dio è grande.

20 Poi Giacobbe fece un voto dicendo: «Se DIO sarà con me e mi proteggerà durante questo viaggio che faccio, se mi darà pane da mangiare e vesti da coprirmi, 21 e ritornerò alla casa di mio padre in pace, allora l’Eterno sarà il mio DIO; 22 e questa pietra che ho eretta come stele, sarà la casa di DIO; e di tutto quello che tu mi darai io ti darò la decima». (Genesi 28:20-22)

La decima la troviamo nell’era della fede con Abramo, poi nell’era della legge, oggi in quella della grazia.

23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché calcolate la decima della menta, dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede; queste cose bisogna praticare senza trascurare le altre. (Matteo 23: 23)

La decima non è la cosa più importante, ma non va trascurata.

10 Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché vi sia cibo nella mia casa, e poi mettetemi alla prova in questo», dice l’Eterno degli eserciti, «se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione, che non avrete spazio sufficiente ove riporla. 11 Inoltre sgriderò per voi il divoratore, perché non distrugga più il frutto del vostro suolo, e la vostra vite non mancherà di portar frutto per voi nella campagna», dice l’Eterno degli eserciti. 12 «Tutte le nazioni vi proclameranno beati, perché sarete un paese di delizie», dice l’Eterno degli eserciti. 13 «Avete usato parole dure contro di me», dice l’Eterno. «Eppure dite: “Che cosa abbiamo detto contro di te?”. 14 Avete detto: “È vano servire DIO; quale guadagno c’è nell’osservare i suoi ordinamenti e ad andare vestiti a lutto davanti all’Eterno degli eserciti? 15 Perciò noi proclamiamo beati i superbi. Non solo gli operatori d’iniquità prosperano, ma essi tentano pure DIO e sfuggono”».16 Allora quelli che temevano l’Eterno si sono parlati l’uno all’altro. L’Eterno è stato attento ed ha ascoltato, e un libro di ricordo è stato scritto davanti a lui per quelli che temono l’Eterno e onorano il suo nome. (Malachia 3: 10-16)

Nella vita c’è il potere di Dio e il potere delle ricchezze. I soldi non sono la soluzione a tutti i problemi (per esempio di fronte ad una malattia). Bisogna affidarsi a Dio, questo conta davvero. Dobbiamo affidare anche la nostra economia a Lui.