“Riposare in Dio: vincere l’ansia e la preoccupazione” Past. Javier Yunes

(Matteo 11:28-30) 28 Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

Gesù è l’unico che può darti riposo, Gesù in Giovanni 17 fa una preghiera al Padre per i discepoli “Padre ti prego per loro perché rimarranno nel mondo, però non sono del mondo, voglio chiederti di proteggerli”.

Tutti camminiamo e affrontiamo la vita, prendiamo decisioni, ci confrontiamo con gli altri, mettiamo in campo delle strategie, siamo appesantiti da svariati problemi e tensioni.

Molti studi e statistiche denunciano dal periodo covid ad oggi un aumento del livello di stress, di ansia, di preoccupazioni, con notevoli ripercussioni anche sul benessere del sonno. Questa situazione ha portato anche i credenti a perdere la tranquillità.

La domenica veniamo in chiesa e ci ricarichiamo, ma il lunedì iniziamo a scaricarci gradualmente fino alla fine della settimana. Ma Gesù ci invita a stare alla presenza di Dio tutti i giorni, per ricevere pace quotidianamente. Gesù ci invita a portare i pesi ai suoi piedi perché Lui si prende cura di noi.

Ci carichiamo di tanti problemi e questo ci porta a curvarci perché il peso è grande.

Durante la notte i pensieri ci assalgono e ci impediscono di addormentarci. Dio però ci ha dato uno spirito di potenza, per cui quando andiamo a letto, se la nostra mente è tormentata dai pensieri, possiamo dire con autorità: “Mente fermati! Nel nome di Gesù”

  1. L’ANSIA CI ALLONTANA DAL RIPOSO DI DIO

Il peso dello zaino è come un peso che abbiamo tutto il giorno sulle spalle, è una continua tensione che non ci fa stare nella gioia. Un pensiero fisso su i problemi.

Dobbiamo sottomettere la nostra mente a Cristo.

(Filippesi 4:6-7) Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. 7 E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

Dio conosce le nostre preoccupazioni, ma Egli vuole che noi gliele possiamo comunque raccontare perché vuole che trascorriamo del tempo con Lui. Dio ama passare del tempo con i suoi figli.

Oggi, dobbiamo abbandonare i nostri pesi ai piedi di Cristo. Il nostro corpo si raddrizzerà e la nostra mente sarà libera dall’ansia e dallo stress.

  1. L’AFFANNO CI FA DIMENTICARE LA PROVVIDENZA DI DIO

(Matteo 6:31-34) 31 Non siate dunque in ansietà, dicendo: “Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo?”. 32 Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte 34 Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno».

 Testo tratto dal video mostrato dal pastore durante la predica:

“Un paio di anni fa ero con la mia famiglia e stavamo trascorrendo del tempo insieme in un bungalow ai bordi di una foresta sulla sponda di un lago nascosto. Eravamo in un posto assolutamente remoto e solitario.Una mattina io e mio figlio Tracy ci siamo svegliati e ci siamo preparati per una passeggiata intorno al lago.Era una giornata così splendida. Neanche una nuvola nel cielo, gli uccellini cinguettavano e mio figlio Tracy che a quel tempo aveva poco più di un anno faceva quei gorgoglìi e gridolini che i bambini fanno a quell’età. L’avevo messo in uno di questi zaini per portare i bambini sulla spalla e mentre camminavamo, lo sentivo fare tutti questi suoni.

Ci siamo incamminati attraverso la foresta per fare il giro del lago. Era uno di quei momenti…avete mai avuto uno di quei momenti che avreste voluto fermare e imprimere perennemente nella mente. Era una cosa bellissima. Arrivammo dall’altra parte del lago ed eravamo nella diagonale opposta al punto più distante del nostro bungalow. Continuammo ad andare avanti per tornare al bungalow e, guardandomi alle spalle, noto delle nuvole. Cominciò a piovere. Piove sempre… avete notato? É interessante perché le Sacre Scritture parlano spesso di pioggia e di tempeste. Quando Gesù insegnava cosa significhi vivere appieno la vita nel suo Regno, ci descrive due diversi tipi di persona. Ci racconta di una persona che decide di costruire la sua casa sulla sabbia, che sceglie di rifiutare i suoi insegnamenti e un’altra che costruisce la sua casa sulla roccia, scegliendo di seguire gli insegnamenti di Gesù. E la metafora che ne deriva ci racconta dell’arrivo di una tempesta e la persona che aveva rigettato i suoi insegnamenti e costruito la sua casa sulla sabbia, in essenza si ritrova con la sua casa distrutta, mentre la casa costruita sulla roccia rimane salda. L’idea che Gesù vuole trasmettere è che, quando arriverà la pioggia, non dice “SE” ma “QUANDO” , perché prima o poi arriva… piove nella nostra vita… piove tanto.

All’inizio era solo qualche goccia qua e là quindi misi il cappuccio sulla testa di Tracy. Quello che non sapevo è che Tracy se lo era tolto… e piano piano le gocce diventavano sempre più grandi e cadevano sempre più veloci. In un attimo era pioggia a dirotto. Quel tipo di pioggia che incolla i capelli sulla testa e inzuppa i vestiti. Inizialmente Tracy era tranquillo anche in mezzo a lampi e tuoni, ma col crescere d’intensità della tempesta e i tuoni che diventavano sempre più forti gli alberi che ondeggiavano, Tracy diventa sempre più agitato. Potevo sentirlo mentre stava sulle mie spalle. All’inizio era un leggero piagnucolio, con qualche grido occasionale, ma dopo un pò Tracy comincia a piangere a squarciagola. Immaginate un pò la scena… il vento che sferzava, lampi e tuoni, e noi che eravamo inzuppati dalla pioggia. Gli alberi non ci riparavano più e Tracy che piangeva con un pianto che sentivo venire dalla sua stessa anima. Un pianto così forte e appassionato, con il terrore nella sua voce. E’ interessante … se provate a fare una ricerca sulla parola pianto nel scritture troverete questa parole in diverse parti di esse. Persino nel libro dei Salmi, se cominciate a leggerlo, troverete che parla molto spesso del pianto. Piangere pregando Dio. E Dio ci dice queste cose meravigliose… cose del tipo: “quando griderete a me io vi ascolterò” Dice persino: “non posso ignorare il pianto di chi afflitto”. Come dire…se mi sento male, sono bagnato fradicio, confuso perso e impaurito, dimmi dice: “volgi il tuo pianto a me, e io ti ascolterò. Dio dice persino che “ Egli è vicino a chi ha il cuore spezzato”. E’ vicino a coloro che piangono e che ammettono che sono impauriti, persi, bagnati fradici e confusi.”

Così è come ci carica il Padre in mezzo ai problemi, Dio ci tiene sulle sue spalle e sa dove ci deve guidare. Gesù conosce la sofferenza che stiamo attraversando, conosce la tensione che c’è nella nostra mente.