Servire il Signore è totalizzante, prende tutto il nostro cuore.
34 Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, 35 perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà. 36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua? 38 Perché chi si vergognerà di me e delle mie parole, in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo, con i santi angeli» (Marco 8:34-38)
Il primo invito che il Signore ci fa è di ricevere Lui nel nostro cuore, il secondo invito è quello di ricevere il suo conforto, il terzo invito è prendere la sua croce, servirlo con tutto il cuore, fare la sua volontà.
Chi decide di battezzarsi testimonia che la propria vita appartiene a Cristo non solo come salvezza ma anche come dedizione della propria vita. Il Regno di Dio è altruista, l’esempio perfetto è Cristo: Gesù ha vissuto la sua vita per andare sulla croce, per dare la sua vita.
1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. 2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio. 3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. 4 In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno compresa. 6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui; 8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza della luce. 9 Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. 10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto. 11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto, 12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome. (Giovanni 1:1-12)
Chi crede nel suo nome ha il diritto di diventare figlio di Dio.
Realizzare il senso soprannaturale della tua vita ti connette con l’eternità.
14 Ritornato poi dai discepoli, vide una grande folla intorno a loro e degli scribi, che disputavano con loro. 15 E subito tutta la folla, vedutolo, sbigottì e accorse a salutarlo. 16 Allora egli domandò agli scribi: «Di che cosa discutete con loro?». 17 Ed uno della folla, rispondendo, disse: «Maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno spirito muto, 18 e dovunque lo afferra, lo strazia ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Così ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 19 Ed egli, rispondendogli, disse: «O generazione incredula, fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? portatelo da me». 20 Ed essi glielo portarono. Ma appena lo vide, lo spirito lo scosse con violenza, e il fanciullo, caduto a terra, si rotolava schiumando. 21 E Gesù domandò al padre di lui: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli disse: «Dalla sua fanciullezza. 22 E spesso lo ha gettato nel fuoco e nell’acqua per distruggerlo ma, se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 23 E Gesù gli disse: «Se tu puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede». 24 Subito il padre del fanciullo, gridando con lacrime, disse: «Io credo Signore, sovvieni alla mia incredulità». 25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, sgridò lo spirito immondo dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai più in lui». 26 E il demone, gridando e straziandolo grandemente, se ne uscì. E il fanciullo divenne come morto, sicché molti dicevano: «È morto». 27 Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò, ed egli si alzò in piedi. 28 Or quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono in privato: «Perché non abbiamo noi potuto scacciarlo?». 29 Ed egli disse loro: «Questa specie di spiriti non si può scacciare in altro modo, se non con la preghiera e il digiuno». (Marco 9:14-19)
Dopo le esperienze sovrannaturali che vivono i discepoli, il loro problema sarebbe stato quello di stabilire chi tra loro sarebbe stato il più grande nel regno dei cieli. I discepoli, purtroppo, nonostante le esperienze sovrannaturali, continuavano a camminare con una mente naturale.
Questo perché dentro ogni uomo c’è un problema che si chiama egoismo.
La fede non viene perché le persone vedono i miracoli, i miracoli avvengono perché le persone hanno fede.
Il vero senso della vita è il mondo sovrannaturale. Fino a quando tu pensi che la vita ha solo un senso naturale, non ci sarà mai un vero cambiamento in te.
Non puoi ricevere Gesù come religione, ma lo devi ricevere come relazione.
Molte volte vogliamo la presenza di Dio ma non vogliamo chiedere il discernimento al Signore, per questo certe cose non arrivano nella nostra vita.
Per crescere nel discernimento dobbiamo entrare in una dimensione spirituale, il primo passo è quello di invitare Gesù nella nostra vita come Signore e Salvatore. La signoria di Gesù fa scendere la potenza di Dio. Se Dio è il Signore della tua vita, ci può essere solo benedizione. Gesù è l’unico che ha dato la sua vita per i suoi servi.
Discepolo è colui che vuole crescere, vuole imparare, vuole conoscere di più della sua Parola.
Il battesimo dal greco significa immergersi, per questo lo facciamo per immersione e non per aspersione. Lo facciamo da adulti perché diventare discepoli necessita di consapevolezza nella scelta che si sta facendo. Nel battesimo ti unisci alla morte di Gesù Cristo, al seppellimento e alla resurrezione.