ROMANI 12:12 12Siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Quanti di voi siete allegri? L’allegrezza misura quanta speranza abbiamo, più noi crediamo nella speranza più allegri siamo. La definizione di speranza è la fiduciosa attesa che quello che stiamo credendo accadrà. Quanti di voi credono che Gesù sta per tornare? Se sapessi che Gesù tornerà domani cosa metteresti apposto nella tua vita? Essere pronti significa che tu sai che Gèsù torna e non devi far nulla per essere preso perchè hai già messo tutto apposto. Gèsù arriverà a sorpresa, per questo dobbiamo essere pronti. Quello che tu vuoi fare domani fallo oggi!
Dio ha fatto tante cose pazze, per esempio un giorno disse a Noè di fare un’arca su un monte, in quei tempi non pioveva sulla terra quindi era difficile credere che il diluvio sarebbe arrivato. Anche oggi le persone fanno fatica a credere che dobbiamo essere pronti per quando Gesù tornerà, per non essere lasciati indietro.
La speranza ci serve per raggiungere l’obiettivo. Se non hai speranza hai perso tutto. La fede è certezza di cose che si sperano, se non hai speranza non hai fede ed hai interrotto il tuo cammino.
La coscienza è la guida per arrivare all’obiettivo. La coscienza è quella voce che parla alla nostra vita e che dice sempre la verità. Quando la nostra coscienza ci parla è buono ma se non ci parla più siamo messi male, quando ascoltiamo la coscienza che ci parla diventiamo più sensibili ma se non ascoltiamo più diventiamo insensibili alla coscienza. ROMANI 9:1 Dico la verità in Cristo, non mento – poiché la mia coscienza me lo conferma per mezzo dello Spirito Santo.
TITO 2:13 Aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Noi abbiamo tante speranze, salvezza, guarigione, liberazione ma c’è una beata speranza, quella di aspettare la manifestazione di Cristo. 1TESSALONICESI 4:15-18 15Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore. 18Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole. Questo sarà un giorno meraviglioso perchè Cristo ritornerà per rapire la sua chiesa, in un batter d’occhio non saremo più sulla terra, se avremo creduto e saremo pronti. Qualsiasi cosa accade nella nostra vita dobbiamo chiarirla con sincerità, onestà e trasparenza. La Bibbia dice ravviva il dono di Dio nella tua vita, non perdere mai lo zelo.
Come si forma la speranza? La speranza cresce tramite la perseveranza. ROMANI 5:4 4la pazienza, esperienza, e l’esperienza, speranza. La speranza cresce tramite le Scritture. ROMANI 15:4 4Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché, mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza. Non perdere mai questa speranza, servi il Signore con gioia, Lui deve avere il primo posto nella tua vita.
Come si vede se c’è speranza nella nostra vita? Se c’è speranza c’è gioia, la gioia del Signore è la nostra forza. Se c’è speranza c’è confessione perche fedele è colui che ha fatto le promesse. Se c’è speranza c’è fede, la speranza ci aiuta a superare le difficoltà. L’apostolo Paolo scriveva: “se avete sperato in Cristo solo per le cose di questa vita siete delle persone miserabili”. Certo il Signore ci aiuta nella nostra vita terrena ma dobbiamo pensare e prepararci per la vita che ci sarà dopo. Tutti noi sappiamo che Gesù è la nostra speranza di gloria.
Il paradiso è gratis, però il paradiso costa. Forse ci sono persone difficili da amare e da sopportare ma Gesù ci ha detto amatevi gli uni e gli altri, non del nostro amore ma di quello che Lui stesso ci dà.
Prepariamoci alla cena del Signore. 1CORINZI 11:23-26 23Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane 24e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 25Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. 26Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». Il Signore in questo modo ha dato tutto se stesso per noi, ricordando chi Lui è, cosa ha fatto per noi e cosa farà ancora. Quando ci si accosta alla cena ci mettiamo in discussione. La chiesa si basa su 4 pilastri: Comunione, Parola, Preghiera e Pane di casa in casa, momento in cui ci si mette in discussione.