“Come arrivare alla maturità” Past. Mike D’Anna

Una persona matura è una persona spirituale. Ma una persona troppo spirituale non è detto che sia una persona matura.

La maturità si raggiunge quando nella nostra vita c’è equilibrio tra lo zelo per il Regno di Dio e la conoscenza della Sua Parola. Il troppo zelo fa male e la troppa conoscenza fa diventare religiosi.

2 Pie 3:18 Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen.

La Parola di Dio ci invita a crescere nella grazia e nella conoscenza di Gesù, perché vuole portarci alla consapevolezza della pienezza di entrambe le cose, dalle quali non finiremo mai d’imparare.

Dio ci ama incondizionatamente! Con tutta la nostra intelligenza, con tutta la tecnologia che possediamo o con tutte le abilità umane, non riusciremo mai a capire quanto grande è il Suo amore per noi. Ma, insieme all’amore incondizionato per noi, Dio usa anche la Sua giustizia. Infatti, in virtù di questo, affinché possiamo entrare nel Suo amore e avere conoscenza, dobbiamo riceverlo nei nostri cuori e smettere di camminare in modo sbagliato, perché altrimenti il Suo amore non ci farà alcun bene.

Il Padre ci ha amati per prima; prima che lo conoscessimo, quando eravamo separati da Lui. E continuerà ad amarci e ad aspettare fino all’ultimo minuto, per darci ancora un’altra possibilità di ricevere il Suo amore, di credere e di lasciarci cambiare.

1 Cor 13:11 Quand’ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino, ragionavo come un bambino; ma, quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.

Quando si diventa un uomo o una donna spirituale, si deve smettere con gli atteggiamenti infantili. In ciascuno di noi esiste un piccolo bambino che spesso vuole litigare, ma dobbiamo evitare che venga fuori.

La maturità è una crescita e un cambiamento.

COME SI ARRIVA ALLA MATURITÀ?

  • 1 Mangiando!

Un bambino cresce mangiando il latte, e così anche il bambino spirituale.

1 Pie 1:1-2 Deposta dunque ogni malizia ed ogni inganno, le ipocrisie, le invidie ed ogni maldicenza, come bambini appena nati, desiderate ardentemente il puro latte della parola, affinché per suo mezzo cresciate.

Durante la predicazione della Parola, noi ci cibiamo di essa. Alcuni prenderanno il latte, altri il cibo solido. Ognuno si ciberà di ciò che comprenderà e di ciò di cui avrà bisogno. Quando conosciamo un bambino spirituale, occorre fare molta attenzione a non dare del cibo solido, affinché non gli faccia del male, come i bambini nel naturale che fanno fatica a digerire e a metabolizzare un cibo diverso dal latte.

Tutti siamo stati bambini spirituali, anche l’apostolo Paolo.

At 9:28-31 Così egli rimase con loro a Gerusalemme, andando e venendo, e parlava con franchezza nel nome del Signore Gesù. Egli parlava anche e discuteva con gli ellenisti; ma essi cercavano di ucciderlo. I fratelli però, venuti a conoscenza di questo, lo condussero a Cesarea e di là lo mandarono a Tarso. Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, si moltiplicavano.

L’apostolo parlava troppo e senza sapienza, tant’è che era minacciato di essere ucciso. Per questo fu rimandato dagli anziani a Tarso, così le chiese in quelle zone ebbero pace, furono edificate e moltiplicarono. Durante l’evangelizzazione, non dobbiamo spaventare o essere insistenti con le persone, perché scapperanno.

Dobbiamo dare la Parola creando interesse e curiosità, e poi aspettare che lo Spirito Santo convinca di peccato, di giustizia e di giudizio.

Ma quando l’apostolo Paolo divenne maturo, a sua volta riprese altri per la loro immaturità.

Eb 5:12-14 Infatti, mentre a quest’ora dovreste essere maestri, avete di nuovo bisogno che v’insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio, e siete giunti al punto di aver bisogno di latte e non di cibo solido.

La maturità è la capacità di prendere ciò che abbiamo ricevuto e darlo agli altri, e non mettere più il nostro ego al centro delle nostre attenzioni. La maturità è discernere il bene dal male e comprendere gli inganni del nemico.

  • 2 Abbiamo bisogno di amore.

Tutti abbiamo bisogno di amore, ma non tutti sono disposti ad amare. Eppure nella Parola c’è scritto: “Fa agli altri ciò che vorresti che gli altri facciano a te”. Le persone mature si comportano per ciò che è scritto, quelle immature si comportano secondo i loro sentimenti, anche se, questi ultimi, sono in contrasto con la Parola di Dio.

Gv 13:34-35 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri.

Dobbiamo amarci e apprezzarci dello stesso amore di Dio, perché facciamo parte del corpo di Cristo, abbiamo una sola fede e abbiamo un solo Signore.

  • 3 Insegnamento.

L’insegnamento porta al  rinnovamento  della  nostra  mente, cioè togliere dalla mente tutti i vecchi pensieri, buttarli via e metterne di nuovi. Spesso abbiamo pensieri che non sono conformi alla Parola di Dio e ci portano ad essere ingannati e legati. La Bibbia dice di mettere in prigione ogni pensiero, sottomettendolo alla Parola: questo produce trasformazione e una mente rinnovata.

L’insegnamento porta alla purificazione.

Pie 1:22 Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore.

Quando ubbidiamo alla verità, le nostre anime ricevono purificazione da sentimenti di ribellione.

Si cresce più velocemente con un modello, come i fratellini minori che guardano il fratello maggiore. Il nostro modello per eccellenza è Cristo Gesù. “Tenendo gli occhi fissi su Gesù, autore e compitore della nostra fede”. Le persone possono scandalizzare, invece Gesù non lo farà mai.

  • 4 Dolori di crescita.

Come nel naturale un bambino può accusare dolori di crescita alle ossa durante il suo sviluppo, così avviene spiritualmente alla chiesa. L’ubbidienza alla Parola (come perdonare chi ci ha fatto del male) ci porterà al dolore, in quanto andiamo contro i nostri sentimenti e le nostre ragioni. Ma quando facciamo questa santa scelta e sentiremo dolore, questo ci porterà alla crescita spirituale e a un livello di maturità più alto. Se non ci sarà dolore, non ci sarà nemmeno crescita.

Gc 1:2-4 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate in prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.

Dio è buono e non permetterà che nessuna prova sia al di sopra della nostra forza.

Quando guardi alla tua vita, domandati a che punto sei. Chiediti: “Se qualcuno mi farà un torto, lo perdonerò?”, “Quanto sono maturo/a?”, “Quanto conosco la Parola dio?”, “Conosco la grazia salvifica di Dio?”, “C’è orgoglio nella mia vita che mi blocca per vedere la crescita e il livello di maturità in me?”.

Più conosci e più applichi la Parola di Dio nella tua vita, più la tua vita crescerà in maturità.