“Getsemani” Abraham Ferrera

Cosa succede prima del Getsemani?

Una cena voluta da Gesù perché era arrivato il suo tempo; Gesù si trova in compagnia dei discepoli, Egli rivela il traditore, dice a Pietro che lo rinnegherà. Durante questa cena i discepoli iniziano una discussione riguardo a chi sia il più grande tra di loro. Gesù li ferma dicendo che chi vuole essere il più grande deve farsi il più piccolo.

Poi Gesù si dirige sul monte degli Ulivi con i suoi discepoli. Gesù si mostra ai suoi discepoli completamente trasparente.

(Luca 22:39-53) 39 Poi, uscito, andò come al solito al monte degli Ulivi, e anche i suoi discepoli lo seguirono. 40 Giunto sul posto, disse loro: «Pregate per non entrare in tentazione». 41 E si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava, 42 dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua». 43 Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza. 44 Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente; e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra. 45 Alzatosi poi dalla preghiera, venne dai suoi discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza, 46 e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione».47 Mentre egli parlava ancora, ecco una turba; or colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, li precedeva e si accostò a Gesù per baciarlo. 48 E Gesù gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell’uomo con un bacio?». 49 Allora quelli attorno a Gesù, vedendo ciò che stava per accadere, gli dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». 50 E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l’orecchio destro. 51 Ma Gesù, rispondendo, disse: «Lasciate, basta così». E, toccato l’orecchio di quell’uomo, lo guarì. 52 Poi Gesù disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti contro di me con spade e bastoni come contro un brigante? 53 Mentre ogni giorno io ero con voi nel tempio, voi non metteste mai le mani su di me; ma questa è la vostra ora e la potestà delle tenebre».

 Nel giardino chiamato Eden entrò il peccato, la maledizione; nel giardino del Getzemani sta entrando la benedizione.

Come al solito qui Gesù ci sta comunicando il valore della preghiera quotidiana, la relazione che Gesù aveva con suo padre era qualcosa di forte.

«Pregate per non entrare in tentazione» Gesù non dice di pregare per Lui, ma per loro stessi, affinché ciò che sta per succedere non li turbi. L’unica cosa che può rafforzare la fede è la preghiera.

Nel verso 42 vediamo l’UBBIDIENZA di Gesù. Si tratta di un livello di adorazione altissima.

«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Gesù conosceva bene il sacrificio che stava per compiere, voleva assolvere a questo compito importante; a cosa si riferisce allora “questo calice” ?

E’ il calice di giudizio di Dio, che lo porterà a girarsi e distogliere lo sguardo da Suo Figlio. Gesù non poteva sopportare che Suo Padre non lo guardasse. E’ questo che lo faceva soffrire.

Il Padre non allontana il calice, ma decide di fortificare Cristo attraverso un angelo (v. verso 43)

Quando ci troveremo in una difficoltà, dovremo attraversarla, ma Dio ci rafforzerà.

Ebrei 4:15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato

Gesù è stato tentato come noi.

Salmi 23:5 Tu apparecchi davanti a me la mensa in presenza dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca.

 Quando Gesù va la seconda volta a pregare, vediamo la Sua determinazione.

“Agonia” significa lottare per la vittoria.

Gesù sta lottando in preghiera in quel momento, questo porta ad una reazione corporea (sudore in grumi di sangue). Di certo possiamo affermare che questa reazione non è stata causata da paura, come può affermare la medicina. Sappiamo che satana e i suoi demoni, invece, stavano tremando di fronte alla realizzazione del sacrificio della croce.

Gesù non condanna nessuno. Gesù perdona.

2 Corinzi 5:21 Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.

Gesù mostra e dimostra amore verso quelli che lo stanno per arrestare, al contrario dei suoi discepoli.

Tutti noi dobbiamo avere l’unzione dello Spirito Santo. Una chiesa senza Spirito Santo è morta. Un matrimonio senza Spirito Santo fallisce. Un cristiano senza Spirito Santo è come una Ferrari in garage.

Quante volte coinvolgi lo Spirito Santo nella tua vita naturale? Quante volte lo coinvolgi nelle tue scelte?

Molte volte ci mettiamo al posto della Spirito Santo e decidiamo noi. Poi ci va male…. a chi diamo la colpa?

L’ubbidienza al Padre talvolta costa, perché non ne capiamo il motivo nell’immediato. Dobbiamo fidarci del Padre. Come un bambino si fida di suo padre.

Se Dio ha deciso che quello sarà il tuo lavoro, nessuno potrà togliertelo.

Non lasciare mai la preghiera perché è un’arma potente. Non lasciare mai la spada della Parola.