Apocalisse 1/4-8 “Giovanni, alle sette chiese che sono nell’Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che ha da venire, e dai sette spiriti che sono davanti al suo trono, 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue, 6 e ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen. 7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo hanno trafitto; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, amen. 8 «Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine», dice il Signore «che è, che era e che ha da venire, l’Onnipotente”
Il libro di Apocalisse parla di rivelazione di eventi futuri, quando Giovanni riceve questa parola si trova nell’isola di Patmos ed è lì che scrive alle 7 chiese di diverse città, queste 7 chiese rappresentano le condizioni spirituali in cui si trovano o si possono ritrovare le persone e/o le chiese.
Realizzare che ognuno è un essere spirituale, è alla base dello scopo della vita. Dio è eterno (verso 8) “il Signore che è, che era e che ha da venire”, la nostra esistenza è infinita. La vita è una stagione terrena dell’esistenza divina, una parentesi dell’intera esistenza. Pensare che la vita sulla terra è fine a sé stessa rischia di farla sembrare insignificante, essa invece ha uno scopo soprannaturale e non esclusivamente naturale. I due giorni più importanti della vita di un uomo sono il giorno in cui nasce e il giorno in cui ne capisce il perché. Per capire lo scopo soprannaturale occorre interfacciarsi con l’esistenza divina chi ha regalato la vita terrena.
Per conoscere il senso e lo scopo della tua vita guarda il tuo cuore cosi da capire chi sei e così da diventare chi il Signore vuole che tu sia!!!
Così com’è scritto nel v.6 siamo stati fatti Re e Sacerdoti, in qualità di sacerdoti abbiamo la libertà di accostarci a Dio e proprio per questo dobbiamo andare a Lui con un cuore sincero, sapendo che Gesù ci ha lavato con il suo sacrificio in croce.
Ebrei 10/19 -25 “Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, 20 che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, 21 e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, 22 accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura, 23 Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha fatto le promesse.
24 E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, 25 non abbandonando il radunarsi assieme di noi come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno”
Oltre alla libertà di accesso alla presenza di Dio, nel verso 24, viene evidenziato un altro aspetto dell’essere sacerdote ovvero quello di incoraggiare, esortare e aiutare gli altri.
Ebrei 10/34-36 “Infatti avete anche sofferto con me nelle mie catene e avete accettato con gioia di essere spogliati dei vostri beni, sapendo di avere per voi dei beni migliori e permanenti nei cieli.»35 Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. 36 Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso”
Quando sottrai qualcosa per te stesso in favore di agli altri, il Signore ti promette che avrai dei beni migliori e permanenti nei cieli. Occorre non dimenticare mai che la vita sulla terra è una parentesi dell’esistenza divina così da non cadere nell’orgoglio e nell’individualismo, è fondamentale ricordare, infatti, che alla base del fare la volontà di Dio c’è fare il bene agli altri. Per mantenere sempre il focus su questi principi ognuno deve stare attento ai propri pensieri, perché la mente è un campo di battaglia ed essa deve essere rinnovata.
Romani 12/1-2 “ Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio”
Quando scopri di avere un padre meraviglioso in Dio ricevi da Lui la Sua pace.
Giovanni 14/27 “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi”
Per far comprendere al meglio come funziona la pace soprannaturale di Dio, il Pastore fa l’esempio di un bambino che in un momento di paura chiama accorato l’aiuto dei genitori e riceve pace semplicemente quando uno di essi lo raggiunge e sta con lui. Solo alla presenza di Dio si riceve la Sua pace soprannaturale che è diversa dalla pace che offre il mondo.
Salmi 4/8 “In pace mi coricherò e in pace dormirò, poiché tu solo, o Eterno, mi fai dimorare al sicuro”
Oltre ad essere Sacerdoti siamo anche Re e facciamo parte del Regno di Dio, in esso ci sono dei valori che non sono quelli che vigono in questo mondo, essi sono infatti giustizia, pace e gioia.
Romani 14/17 “poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo”
Il risultato di permettere al Signore di vivere in noi è il frutto dello spirito (Galati 5/22)
Romani 8/14-15 “Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. 15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre»”
Abba Padre significa “papino” che parla di intimità, i figli di Dio possono accostarsi al Padre chiamandolo così, senza vergogna!!!
Giovanni 16/33 “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo»
Salmo 100/2 “servite in Signore con letizia, venite a Lui con canti di gioia”
Geremia 24/7 “Darò loro un cuore per conoscere me che sono l’Eterno; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO, perché ritorneranno a me con tutto il loro cuore”
Dobbiamo essere una benedizione per gli altri trafficando i talenti che Dio ci ha donato perché il fine deve essere la salvezza delle anime.
Colossi 3/14-17 “E sopra tutte queste cose, rivestitevi dell’amore, che è il vincolo della perfezione. 15 E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti. 16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.
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