‘Il Gigante della Fede’ Pastore Sandro Lauricelli

Ascolta la registrazione audio


EBREI 12 1 Anche noi dunque, essendo circondati da un così gran numero di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. 3 Ora considerate colui che sopportò una tale opposizione contro di sé da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate e veniate meno.

 

Quando affronteremo i giganti, ciò che farà la differenza nella nostra vita sarà chi è accanto a noi. Questa lettera agli Ebrei presenta le armi con cui dobbiamo combattere.

  • L’esempio. EBREI 11: 1 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono;2infatti per mezzo di essa gli antichi ricevettero testimonianza. 3 Per fede intendiamo che l’universo è stato formato per mezzo della parola di Dio, sì che le cose che si vedono non vennero all’esistenza da cose apparenti. 4 Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per essa egli ricevette la testimonianza che era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora. 5 Per fede Enok fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte, e non fu più trovato perché Dio lo aveva trasferito; prima infatti di essere portato via, egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio. 6 Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano. 7 Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano e mosso da santo timore, preparò per la salvezza della sua famiglia l’arca, mediante la quale condannò il mondo e divenne erede della giustizia che si ottiene mediante la fede. 8 Per fede Abrahamo, quando fu chiamato, ubbidì per andarsene verso il luogo che doveva ricevere in eredità; e partì non sapendo dove andava. 9 Per fede Abrahamo dimorò nella terra promessa, come in paese straniero, abitando in tende con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, 10 perché aspettava la città che ha i fondamenti, il cui architetto e costruttore è Dio. 11 Per fede anche Sara stessa, benché avesse oltrepassato l’età, ricevette forza per concepire il seme e partorì, perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa. 12 Perciò da un sol uomo, e questi come fosse morto, sono nati discendenti numerosi come le stelle del cielo e come la sabbia lungo la riva del mare, che non si può contare. 13 Tutti costoro sono morti nella fede, senza aver ricevuto le cose promesse ma, vedutele da lontano, essi ne furono persuasi e le accolsero con gioia, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra. 14 Coloro infatti che dicono tali cose dimostrano che cercano una patria. 15 E se avessero veramente avuto in mente quella da cui erano usciti, avrebbero avuto il tempo per ritornarvi. 16 Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, perché ha preparato loro una città. 17 Per fede Abrahamo, messo alla prova, offrì Isacco e colui che aveva ricevuto le promesse offrì il suo unigenito, 18 anche se Dio gli aveva detto: «In Isacco avrai una discendenza che porterà il tuo nome», 19 perché Abrahamo riteneva che Dio era potente da risuscitarlo anche dai morti; per cui lo riebbe come per una specie di risurrezione. 20 Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù, riguardo a cose future. 21 Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e adorò, appoggiato alla sommità del suo bastone. 22 Per fede Giuseppe, quando stava per morire, fece menzione dell’esodo dei figli d’Israele e diede ordini riguardo alle sue ossa. 23 Per fede Mosè, quando nacque, fu nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché essi videro che il bambino era bello e non temettero l’ordine del re. 24 Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone, 25 scegliendo piuttosto di essere maltrattato col popolo di Dio che di godere per breve tempo i piaceri del peccato, 26 stimando il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori di Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa.

Ognuno degli uomini citati è un esempio di fede e ci sono tutt’oggi persone accanto a noi che sono esempi ai quali possiamo ispirarci. Questo costituisce una vera e propria arma. Come si diventa campioni di fede? Facendo esperienza della Parola di Dio, ossia mettendola in pratica dopo averla imparata.

Anche noi dobbiamo diventare campioni nella fede ed esempi per le altre persone.

  • La ricompensa. 1 Corinzi 9:20 Mi sono così fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; mi sono fatto come uno che è sotto la legge con coloro che sono sotto la legge, per guadagnare quelli che sono sotto la legge; 21 tra quanti sono senza legge, mi sono fatto come se fossi senza la legge (benché non sia senza la legge di Dio, anzi sotto la legge di Cristo), per guadagnare quanti sono senza la legge. 22 Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per poterne salvare in qualche modo alcuni.23Or io faccio questo per l’evangelo, affinché ne sia partecipe anch’io. 24 Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo.
    Quando realizzeremo che stiamo correndo per una ricompensa, non ci fermeremo mai.
    La tua vita è una gara e nessuno può correrla al posto tuo!
    Uno dei modi per poter correre al meglio una gara è essere leggeri, ossia lasciare ogni peso che non ci serve e lasciarlo a Dio. In questo modo Egli porterà i nostri pesi e ci darà il suo giogo che è dolce e leggero.
  • Tenere gli occhi su Gesù. Gesù è il pioniere e l’origine della fede. Egli è morto sulla croce per poter dire “Tutto è compiuto!”. Per questo motivo Gesù si presenta come autore della fede. Ma allo stesso tempo Egli ne è anche il compitore.
    NUMERI 21:4 4 Poi i figli d’Israele partirono dal monte Hor, dirigendosi verso il Mar Rosso, per fare il giro del paese di Edom; e il popolo si scoraggiò a motivo del viaggio. 5 Il popolo quindi parlò contro Dio e contro Mosè, dicendo: «Perché ci avete fatti uscire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo miserabile cibo». 6 Allora l’Eterno mandò fra il popolo dei serpenti ardenti i quali mordevano la gente, e molti Israeliti morirono. 7 Così il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro l’Eterno e contro di te; prega l’Eterno che allontani da noi questi serpenti». E Mosè pregò per il popolo. 8 L’Eterno disse quindi a Mosè: «Fa’ un serpente ardente e mettilo sopra un’asta; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, vivrà». 9 Mosè fece allora un serpente di bronzo e lo mise sopra un’asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, viveva.Perché ci sono spesso dei serpenti pronti a morderci? Per insegnarci a tenere gli occhi fissi su Gesù. Solo così ogni serpente andrà via.
  • La considerazione . Essa ha a che fare con la pazienza, la perseveranza e la fermezza. Impariamo a rimanere fermi nonostante le circostanze avverse. Impariamo dall’esempio di Gesù. Egli rimase fermo nell’obiettivo per il quale venne sulla terra.
    Nessuna gara e nessuna battaglia possono essere vinte senza la perseveranza.ROMANI 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,2per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. 3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, 4 la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. 5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

    A volte pensiamo che la fede in sé basti per ottenere il risultato per il quale stiamo pregando. Non sempre è così. La fede ci da accesso alla grazia, ma ci da anche la fermezza per stare saldi in questa grazia anche quando vediamo le afflizioni. Un figlio maturo sa che la pazienza ci rende forti nel carattere, e questa forza ci aiuta a confidare sempre più in Dio e ci porta alla speranza, la quale poi non ci porta alla delusione, perché, accada quel che accada, sappiamo che Dio ci ama e sentiamo dentro di noi il calore del suo amore che, per mezzo dello Spirito Santo, ci ha riempito il cuore.