“Il Processo” – Abram Ferrera

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Nel momento stesso in cui Dio ci da una chiamata o una promessa per la nostra vita, comincia un processo che ci porterà all’adempimento di tale chiamata.
A tutti piace arrivare al risultato, ma a pochi piace attraversare questo processo fatto talvolta di prove e difficoltà.

Quando un cristiano comincia a fare la perfetta volontà di Dio, Satana potrebbe cominciare a porre ostacoli sul suo cammino. Infatti, mentre il nemica usa le prove per fermarci, Dio le permette per manifestare la Sua gloria in noi.

Quanto dura questo processo?
Vari esempi nella Bibbia ci insegnano che non esiste un tempo stabilito o prefissato per cui possiamo dire che la prova sia finita o meno.

  • NOE’.GENESI 6: 18-22 18 Ma io stabilirò il mio patto con te e tu entrerai nell’arca: tu, i tuoi figli, la tua moglie e le mogli dei tuoi figli con te. 19 E di tutto ciò che vive di ogni carne fanne entrare nell’arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina. 20 Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la loro specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, due di ogni specie verranno a te, perché siano conservati in vita. 21 E prendi per te di ogni cibo che si mangia, radunalo e conservalo, perché serva di nutrimento a te e a loro». 22 E Noè fece così, fece esattamente tutto ciò che DIO gli aveva comandato. Non tutti sanno che il tempo che intercorse tra la chiamata di Noè e il diluvio fu di 120 anni! In tutto questo tempo, Noè non dubitò mai e rimase fedele a Dio.
  • GIUSEPPE.
    Giuseppe ricevette un sogno quando era ancora un ragazzino. Poi dovette attraversare il rifiuto dei suoi fratelli, la schiavitù, la prigionia… prima di vedere realizzato quel sogno che Dio gli aveva dato.
  • GIOBBE.GIOBBE 1:1-5 1 C’era nel paese di Uz un uomo chiamato Giobbe. Quest’uomo era integro e retto, temeva DIO e fuggiva il male. 2 Gli erano nati sette figli e tre figlie. 3 Inoltre possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento paia di buoi, cinquecento asine e un grandissimo numero di servi. Così quest’uomo era il più grande di tutti gli Orientali. 4 I suoi figli solevano andare a banchettare in casa di ciascuno, nel suo giorno; e mandavano a chiamare le loro tre sorelle perché venissero a mangiare e a bere con loro. 5 Quando la serie dei giorni di banchetto era terminata, Giobbe li andava a chiamare per purificarli; si alzava al mattino presto e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro, perché Giobbe pensava: «Può darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano bestemmiato DIO nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta. Nel giro di poco tempo Giobbe perse ogni cosa. Satana era sicuro che, avendogli tolto tutto, Giobbe avrebbe rinnegato Dio. Così non fu.

Noè, Giuseppe e Giobbe non usarono mai parole negative contro Dio. Essi sono un esempio perfetto di fedeltà, pazienza e perseveranza.
Il nostro parlare infatti può costituire un laccio e può ritardare o impedire l’arrivo della terra promessa.

Cosa NON FARE quando arriva la sfida:

  • Fuggire da Dio
  • Mormorare
  • Credersi incapaci
  • Credere che, se la promessa non arriva, allora non era per noi.
  • Confessare i pensieri del nemico.

Sarà proprio durante questo processo, più o meno lungo, che scoprirai la fedeltà di Dio e il suo cuore.
Quando siamo nel deserto, non concentriamoci sul QUANDO ne usciremo, ma concentriamoci sul CONOSCERE IL CUORE DI DIO. Solo allora scopriremo dei lati nel nostro carattere in cui c’è bisogno di crescere e permetteremo a Dio di lavorare sul nostro carattere e quindi sul nostro destino. Attraversare tale processo è difficoltoso, ma necessario affinché diventiamo una testimonianza vivente di Gesù Cristo su questa terra.

ROMANI 5:1-4 1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. 3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, 4 la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza.

C’è chi sostiene che il Cristianesimo sia solo per i deboli. Ma non sa che un cristiano che si trova all’interno di una prova, anche la più dura, è poggiato su qualcosa che è più forte di qualsiasi tempesta: sulla ROCCIA che è Cristo Gesù…