L’uomo è qualcosa di naturale ma quando ci connettiamo con Dio diventiamo soprannaturali non per ciò che tu fai ma per ciò che farà Dio, per mezzo della tua fede e della Sua parola. Ma tu devi rinnovare la tua mente.
Giosuè 3.3–7 “e diedero al popolo questo ordine: «Quando vedrete l’arca dell’alleanza del Signore Dio vostro e i sacerdoti leviti che la portano, voi vi muoverete dal vostro posto e la seguirete; ma tra voi ed essa vi sarà la distanza di circa duemila cùbiti: non avvicinatevi. Così potrete conoscere la strada dove andare, perché prima d’oggi non siete passati per questa strada». Poi Giosuè disse al popolo: «Santificatevi, poiché domani il Signore compirà meraviglie in mezzo a voi». Giosuè disse ai sacerdoti: «Portate l’arca dell’alleanza e passate davanti al popolo». Essi portarono l’arca dell’alleanza e camminarono davanti al popolo. Disse allora il Signore a Giosuè: «Oggi stesso comincerò a glorificarti agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che come sono stato con Mosè, così sarò con te.”
Il popolo di Dio è di fronte al fiume a Giordano sta per attraversarlo. Erano in transito. Non era il punto di arrivo. Quale è la tua destinazione finale? Noi siamo cittadini del Cielo, non importa dove ti trovi fisicamente. Il Signore disse di non avvicinarsi all’arca. Mose disse al popolo di santificarsi. Molte generazioni morirono nel deserto. Giosue fu preparato nel deserto. Vs 7 immagina che Dio ti dica: oggi voglio farti grande davanti a tutta l’Italia…
Cos’è l’arca del patto? Nel luogo santissimo dove poteva entrare solo il sacerdote e solo una volta all’anno, lì c’era l’arca del patto che rappresenta la presenza di Dio. Vi erano due cherubini che coprivano la presenza di Dio. E l’arca doveva essere portata davanti al popolo. Non dietro. Non dietro ai leader. Davanti a tutti. Loro dovevano andare verso il Giordano, davanti alla presenza di Dio c’era il Giordano chiuso. L’arca pesava. Non potevano portarla e contemporaneamente nuotare quindi Chi portava l’arca aveva aspettativa! Perché sapeva che non poteva attraversare il fiume portando l’arca. L’aspettativa si prepara. La sorpresa no. Se non ti prepari nello spirito qualcuno preparerà qualcosa per te. Il nemico fugge quando tu ti prepari. Perché sa che Dio farà qualcosa con te. La presenza di Dio è movimento. Non è qualcosa di statico. Stiamo vivendo un tempo di vera distrazione. A volte pensi che non hai bisogno di ricevere ancora perché hai già ricevuto in passato. Il movimento è direzione. Loro dovevano guardare avanti. Dio ti dice di guardare alla presenza di Dio non dietro. Dio sta cercando persone che sostengano la presenza di Dio con la propria vita. E allora Dio si muoverà nella vostra vita, matrimonio, figli, lavoro, in tutto.
L’arca del patto non ha gps. Dio sa e conosce la propria direzione e quella della chiesa. Il nemico ti dice di ricalcolare il percorso e di non cercare Dio.
La presenza di Dio è guida, movimento e protezione.
La tua ubbidienza attrae la presenza di Dio, non come ti comporti. Lui ti ristabilisce sempre come figlio.
Giosuè 3:10-13 “Quando le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l’arca di Dio, Signore di tutta la terra, si poseranno sulle acque del Giordano, le acque del Giordano si divideranno; le acque che scendono dalla parte superiore si fermeranno come un solo argine». Quando il popolo si mosse dalle sue tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza camminavano davanti al popolo. Appena i portatori dell’arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l’arca si immersero al limite delle acque – il Giordano infatti durante tutti i giorni della mietitura è gonfio fin sopra tutte le sponde – si fermarono le acque che fluivano dall’alto e stettero come un solo argine a grande distanza, in Adama, la città che è presso Zartan, mentre quelle che scorrevano verso il mare dell’Araba, il Mar Morto, se ne staccarono completamente e il popolo passò di fronte a Gerico. I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore si fermarono immobili all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano.”
Non c’è luogo dove la presenza di Dio non sia presente. Lui è Signore di tutta la terra. Devi iniziare a Camminare nell’acqua. La Fede si attiva camminando non pensando. Puoi avere bellissime idee ma se non inizi a camminare non si attiverà la fede. Non camminare nella tua motivazione personale. Quando tu cammini nella presenza di Dio, Dio ti sosterrà non importa qualsiasi cosa incontri.
Immagina di stare nel punto in cui il fiume più turbolento sta scaricando le sue acque e Dio di dice: adesso si fermerà e cesserà da un momento all’altro. Nella tua mente inizia ad attivarsi il soprannaturale. Onora Dio è Dio onorerà te. Non ti mancherà mai nulla se prima onori Dio.
Nel tuo impossibile conoscerai Dio. Nelle cose possibili conoscerai i tuoi sforzi e capacità umane. Ma nell’impossibile conoscerai quello che Dio può caricare per te. Dio vuole stare nel mezzo del tuo Giordano. Nel punto più profondo, lui è con te: cercaLo. Ci sono momenti così difficili nella vita che l’unica cosa giusta da fare è arrendersi a Dio. Così come sei vulnerabile e senza forze, alzati e vai in chiesa e portati tutta la tua famiglia. La presenza di Dio cambia tutto. Possiamo perdere tutto ma mai la fede e la presenza di Dio. Devi prendere la responsabilità di essere portatore della presenza di Dio.
Giosuè 4:1–5 “Quando tutta la gente ebbe finito di attraversare il Giordano, il Signore disse a Giosuè: «Sceglietevi dal popolo dodici uomini, un uomo per ogni tribù, e comandate loro: Prendetevi dodici pietre da qui, in mezzo al Giordano, dal luogo dove stanno immobili i piedi dei sacerdoti; trasportatele con voi e deponetele nel luogo, dove vi accamperete questa notte»”. Giosuè chiamò i dodici uomini che aveva designati tra i figli di Israele, un uomo per tribù e disse loro passate davanti all’arca del Signore vostro Dio, in mezzo al Giordano, e ognuno di voi porti sulla spalla una pietra secondo il numero di tribù dei figli di Israele.”
Giosuè chiede ai suoi leader di andare dove stavano i sacerdoti e caricare una pietra sulla propria spalla. Ma non una pietra qualsiasi. Il Signore da istruzioni ben precise su quali pietre caricare. La trovano dai sacerdoti che rappresentano la presenza di Dio. Ma perché hai bisogno della tua spalla per prendere una pietra, quando basta una mano. In Giosuè 1.9 Dio dice a Giosuè di sforzarsi di essere forte e coraggioso. Ma in quel momento Giosue trasferisce questa visione di forza e coraggio ai suoi leader. Chissà com’era la pietra che dovevano caricare se piccola o grande. Per poter sollevare una pietra grande tu devi inchinarti con le ginocchia a terra. Per portare una pietra grossa non puoi usare solo una mano, usare solo le tue abilità e capacità, ma devi arrenderti alla presenza di Dio. E poi per alzarti con una pietra pesante devi fare forza sulle tue gambe e poi la caricherai sulla spalla per poi camminare. Perché puoi reggere 7 volte di più con la spalla di quello che reggeresti con la sola mano. Il 7 rappresenta il numero della perfezione. L’unico modo per poter essere perfetto è stare alla presenza di Dio e prendere dalla Sua presenza.
In conclusione stai attento a ciò che stai caricando. Se c’è troppo peso e il tuo leader ti sta chiedendo di caricare un’altra pietra, l’unico modo è inchinarsi di nuovo alla presenza di Dio e lasciargli la pietra che pesa troppo per poterne caricare un’altra. Solo Dio può sostenerti per sopportare un peso grande come se nulla fosse. Il nemico deve sapere che la presenza di Dio è in te. Questa è la cosa piu importante.
Padre ma perché mi tocca questa fatica di sollevare una pietra?
Giosue 4:6 “Affinchè questo sia un segno in mezzo a voi, in avvenire i vostri figli vi domanderanno “che cosa significano per voi queste pietre” allora voi risponderete loro “Le acque del Giordano furono tagliate davanti all’arca del patto del Signore; quando essa attraversò il Giordano, le acque del Giordano Furono tagliate e queste pietre sono per i figli di Israele un ricordo per sempre”.
Tutto quello che tu dici in casa i tuoi figli lo ascoltano, tutto quello che fai lo ripetono. Quando ti inchini alla presenza di Dio loro lo vedono. Innalza un altare nella tua casa per la prossima generazione. Devi raccontare ai tuoi figli cosa Dio ha fatto per te, i miracoli e le meraviglie che ha fatto per te. I tuoi figli ricorderanno la potenza che ha avuto con voi e quando passeranno situazioni difficili, sapranno che come Dio ha tirato fuori voi con potenza lo far anche con loro. I bambini e gli adolescenti stanno cercando madri, padri e leader che mostrino loro la presenza di Dio, che insegnino la parola di Dio e raccontino la potenza di Dio.
Giosuè 4:24 “Perché tutti i popoli della terra riconoscano che la mano dell’Eterno è potente e voi temiate sempre l’Eterno il vostro Dio.”
Dobbiamo fare qualcosa di visibile affinche le prossime generazioni credano e dobbiamo iniziare ognuno da casa propria, con i propri figli, con l’esempio: alzati e alza un altare a Dio in casa tua.
Giosuè 4:14 “In quel giorno l’’Eterno rese grande Giosuè agli occhi di tutta Israele ed essi lo temettero come avevano temuto Mosè tutti i giorni della Sua vita”.
Se vuoi che il nemico abbia paura di te, devi alzarti in piedi e innalzare il nome di Dio. Il Signore dice che non dobbiamo temere perché Lui è con noi ed e colui che ci rialza.