La prima campagna evangelistica nella storia della Bibbia è descritta in ATTI 2:37-50
37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?» 38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Perché per voi è la promessa, per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». 40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione». 41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone. 42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.
La chiesa degli Atti degli Apostoli era molto diversa da quella che conosciamo oggi. In essa ogni cosa era in comune ed ogni giorno migliaia di persone si aggiungevano.
Tutt’oggi la Chiesa è la prima testimonianza dell’amore di Dio perché non ha a che fare con l’egoismo, ma con l’altruismo. Fuori però c’è l’idea che la chiesa sia un luogo finto, ideale, utopico, spirituale… Gesù disse che Lui avrebbe edificato la sua Chiesa e le porte dell’Ades non l’avrebbero vinta. La Chiesa infatti è stata fondata da Cristo ed è la base per il risveglio sulla terra.
La testimonianza rappresentata dalla Chiesa ha alcuni principi fondamentali:
L’evangelizzazione è un lavoro soprannaturale.
ATTI 2:47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati. Quando siamo noi ad aggiungere persone ad un chiesa si tratta di proselitismo, ma quando è Gesù a farlo, allora si tratta di trasformazione. Per questo la cosa più importante da fare è adorare il Signore in ogni luogo. Questa atmosfera spirituale porterà salvezza (in chiesa, in casa, al lavoro…) perché in ogni luogo dove c’è adorazione, c’è anche il risveglio. La chiesa ci porta al confronto che ci porta alla crescita spirituale.
ATTI 5:14-16 14 E sempre di più si aggiungevano uomini e donne in gran numero, che credevano nel Signore; 15 tanto che portavano perfino i malati nelle piazze e li mettevano su lettucci e giacigli, affinché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra ne coprisse qualcuno. 16 Anche la folla delle città intorno a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi; e tutti erano guariti.
Le persone non devono conoscere una chiesa, ma devono conoscere il Signore. Solo allora il Signore li porterà ad una Chiesa.
ROMANI 8:30 e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.
L’evangelizzazione è un lavoro collaborativo.
Quando una persona proclama la verità del Vangelo tramite la propria testimonianza, Dio usa questa Verità per cambiare il cuore di questa persona. Questa è collaborazione.
Ogni persona che fa parte della Chiesa ha il suo compito in quanto facente parte del grande Corpo di Cristo.
Ogni chiesa deve portare alla testimonianza e la testimonianza deve portare all’adorazione. Per questo motivo dobbiamo fare molta attenzione alla testimonianza che abbiamo fuori dalla chiesa. Cosa pensano di noi quelli che ci conoscono e poi ci vedono in chiesa con le mani alzate?
LUCA 14:15-24 15 Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!» 16 Gesù gli disse: «Un uomo preparò una gran cena e invitò molti; 17 e all’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, perché tutto è già pronto”. 18 Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi”. 19 Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. 20 Un altro disse: “Ho preso moglie, e perciò non posso venire”. 21 Il servo tornò e riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa si adirò e disse al suo servo: “Va’ presto per le piazze e per le vie della città, e conduci qua poveri, storpi, ciechi e zoppi”. 22 Poi il servo disse: “Signore, si è fatto come hai comandato e c’è ancora posto”. 23 Il signore disse al servo: “Va’ fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena. 24 Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati, assaggerà la mia cena”».
Dio non ha preconcetti sulle persone. Perché dovremmo averne noi? La chiamata all’evangelizzazione è rivolta a tutti, senza discriminazioni.
L’evangelizzazione è un lavoro direzionale
La chiesa deve orientare le persone tramite la verità detta con amore.
ATTI 2:47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.
1 TIMOTEO 3 :15 affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.
SALMO 27:4 Una cosa ho chiesto al SIGNORE, e quella ricerco: abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del SIGNORE,
e meditare nel suo tempio.
La perfetta volontà di Dio comprende l’adempimento della Sua chiamata in ogni area della nostra vita (spirituale, familiare, professionale…). Ed è proprio la PEREFTTA volontà di Dio che noi dobbiamo ricercare ogni giorno.
A.E.R.E.B.
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