(Salmi 138:2) Adorerò rivolto al tuo santo tempio e celebrerò il tuo nome per la tua benignità e per la tua verità, perché tu hai esaltato la tua parola e il tuo nome al di sopra di
ogni altra cosa.
La Bibbia dice: “chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.”
Dio ha messo il suo nome a disposizione di ogni persona. Per questo è importante parlare di Gesù. Quando una persona sta per morire, pensa all’aldilà e si chiede cosa ci sia; tanti hanno paura di morire perché non sanno cosa ci sia nell’aldilà. Se hanno ricevuto il messaggio di Cristo, proprio di fronte alla morte, potrebbero decidere di credere.
C’è bisogno di fede nella potenza della Parola, c’è bisogno di convinzione quando usiamo il nome di Cristo Gesù. Convinzione che nel Suo nome le persone riceveranno miracoli.
Giacomo 1:21 Perciò, deposta ogni lordura e residuo di malizia, ricevete con mansuetudine la parola piantata in voi, la quale può salvare le anime vostre. 22 E siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi.23 Poiché, se uno è uditore della parola e non facitore, è simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio; 24 egli osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando subito com’era. 25 Ma chi esamina attentamente la legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera in essa, non essendo un uditore dimentichevole ma un facitore dell’opera, costui sarà beato nel suo operare.
Tante persone ricevono la Parola, ma non tutte lo fanno con mansuetudine; l’atteggiamento di mansuetudine e semplicità permette alla Parola di essere piantata nei nostri cuori.
Se l’ascoltiamo con sospetto, la Parola non viene piantata nel cuore perché viene bloccata da un atteggiamento dubbioso.
“Facitori” significa che ascoltiamo la Parola e la mettiamo in pratica. Se non la mettiamo in pratica vuol dire che decidiamo di dimenticare.
Abramo decise di obbedire a Dio, pronto addirittura a sacrificare suo figlio; lo fece perché aveva un’estrema fiducia in Dio.
A volte Dio ci chiede di fare qualcosa che ci costa qualcosa, ma se ubbidiamo riceveremo una grande benedizione.
Quelli che decidono di essere “facitori della Parola”, si guardano alla specchio della Parola, realizzano di aver imparato qualcosa di nuovo e decidono di metterla in pratica, questo porta ad un cambiamento. Se siamo solo uditori della Parola, stiamo ingannando noi stessi.
Quando ci alziamo la mattina e ci guardiamo allo specchio, cerchiamo di sistemare il nostro aspetto estetico per migliorarci. Se ci allontaniamo dalla specchio, ci dimentichiamo di ciò che non va, gli altri però vedono ciò che è fuori posto.
Quando noi siamo solo uditori, dimentichiamo ciò che non va nella nostra vita e non procediamo al cambiamento.
Geremia 23:28 Il profeta che ha avuto un sogno racconti il sogno, ma chi ha la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia col frumento?», dice l’Eterno 29 «La mia parola non è come il fuoco?», dice l’Eterno, «e come un martello che spezza il sasso? 30 Perciò ecco», dice l’Eterno, «io sono contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole. 31 ecco», dice l’Eterno, «io sono contro i profeti che usano la loro lingua e dicono: “Egli dice”. 32 Ecco, io sono contro quelli che profetizzano sogni falsi», dice l’Eterno, «e li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con le loro millanterie, benché io non li abbia mandati né abbia dato loro alcun ordine; perciò non saranno di alcuna utilità a questo popolo», dice l’Eterno.
La paglia è il sogno, il frumento è la sua Parola. Non dobbiamo spiritualizzare tutto, un sogno può non significare nulla. Tutto quello che Dio ci vuole comunicare lo fa con chiarezza, ci fa sapere che è qualcosa di importante.
Se non siamo certi che quello che stiamo per dire viene da Dio, conviene esprimersi dicendo: “ho sentito nel mio cuore…”.
Teniamoci alla larga dalle persone che spiritualizzano sempre tutto, come se Dio parlasse loro 24 ore su 24.
Quando Dio chiama una persona e la manda per svolgere un compito particolare, c’è l’unzione di Dio e la Sua benedizione sulla sua vita.
2Timoteo 3:16 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, La Parola è utile a: insegnare, convincere, correggere, istruire l’uomo nella giustizia.
Noi riceviamo l’insegnamento della Parola solo se abbiamo la predisposizione ad apprendere.
Tito 2:11 Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente, 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo.
I testardi sono convinti di avere sempre ragione e non si lasciano convincere.
Col nostro comportamento nessuno è giusto, ma Gesù con la Sua giustizia ci ha giustificati.
La Parola di Dio ci aiuta a rinnovare la nostra mente.
Romani 12:2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.
La trasformazione non avviene mediante il rinnovamento del nostro Spirito, ma attraverso il rinnovamento della nostra mente, cioè quando impariamo a pensare come Dio pensa.
Naturalmente parliamo di persone nate di nuovo che hanno lasciato la natura adamica e hanno preso quella di Cristo.
L’uomo è trino: Spirito, anima e corpo.
Lo Spirito e la carne influenzano l’anima. E’ necessario mortificare le opere della carne e nutrirsi della parte spirituale.
Se l’anima da spazio alle opere della carne si trova in una condizione di morte spirituale transitoria.
Quando l’anima decide di fortificare lo Spirito, questo produce Vita.
Cosa vogliamo: vita o morte?
Non è importante quanto veloce stiamo andando, ma in quale direzione!
In che direzione stiamo andando? Siamo nella volontà di Dio?