“Le piccole cose che fanno la differenza” Marco Esposito

DANIELE 6:10-11 10Quando Daniele seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima. 11Allora quegli uomini accorsero in fretta e trovarono Daniele che pregava e invocava il suo Dio.

Questi versi sono stupendi e ci mostrano tre cose importanti:

  1. Daniele pregava a prescindere dalla situazione; Quel documento impediva al popolo di pregare Dio, ma Daniele pregava comunque;
  2. La preghiera faceva parte dello stile di vita di Daniele;
  1. Daniele pregava perché aveva veramente fede nel suo Dio; Gli uomini accorsero tumultuosamente ma Daniele continuava a pregare. Tutto questo è meraviglioso, a volte piccole cose possono fare la differenza. In questi versi leggiamo di Daniele che era in cattività e lontano dai suoi affetti ma continuava a pregare Dio.

È molto importante vegliare oltre che pregare, in questo momento storico più che mai. Per fare la differenza bisogna essere differenti.

MATTEO 26:36-41 36Allora Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani e disse ai discepoli: «Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato». 37E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato. 38Allora disse loro: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me». 39E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi». 40Poi tornò dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare con me un’ora sola? 41Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».

Gesù sapeva cosa stava per accadere, i discepoli dovevano rimanere vigili e svegli e non cadere in tentazione.

Il vegliare ha a che fare con tre aspetti che si intrecciano tra di loro:

  1. Restare vigili, mantenere viva l’attenzione; Bisogna rimanere vigili e mantenere la giusta strada ma anche la giusta direzione, la nostra vita non deve andare nella direzione sbagliata. Daniele non si limitava a pregare ma lo faceva verso Gerusalemme, lui aveva la strada giusta ma anche la direzione giusta. I due discepoli di Emmaus erano sulla strada giusta ma stavano andando nella direzione sbagliata. Giuseppe e Maria persero Gesù tornando da Poi lo ritrovarono dopo tre giorni quando arrivarono al tempio. Tu puoi stare pure nella strada giusta ma fai attenzione a non perderti Gesù nel frattempo.
  1. Restare svegli; Se ti addormenti non coglierai i piccoli segnali e gesti con cui Dio vuole parlare  alla   tua   vita,    magari    si    usa    di    persone    che    tu    non     Ci fu un bambino che fece un gesto che poi Gesù sfruttò per fare un miracolo, il bambino che diede 5 pani e 2 pesci permise a Gesù di sfamare una folla intera. Il centurione che aveva una fede enorme, e di cui non conosciamo neppure il nome, ebbe fede che il suo servo poteva essere guarito e così fù. Quei quattro che calarono il paralitico dal tetto, non si sa chi fossero ma diedero un segnale che permise la guarigione del paralitico. La vedova nessuno la guardava ma il Signore sapeva che stava mettendo nell’offerta più di tutti gli altri perchè stava dando tutto ciò che aveva, anche lei diede un segnale ed era solo una vedova del tempio. È importante stare svegli per cogliere i giusti segnali.
  2. Restare in guardia, non cadere in tentazione; Vegliare ti permette di non cadere in tentazione.

1CORINZI 10:12 12 Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere. Daniele non cadde nello sgomento perché il suo sguardo era verso Dio. Se noi abbiamo veramente fede nel nostro Dio, staremo attenti a ciò che possiamo   perdere. 1PIETRO 3:17 17Infatti è meglio che soffriate per aver fatto il bene, se tale è la volontà di Dio, che per aver fatto il male. MARCO 13:32-37 32Quanto a quel giorno o a quell’ora, nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma solo il Padre. 33State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà quel momento. 34È come un uomo che si è messo in viaggio dopo aver lasciato la sua casa, dandone la responsabilità ai suoi servi, a ciascuno il proprio compito, e comandando al portinaio di vegliare. 35Vegliate dunque perché non sapete quando viene il padrone di casa; se a sera, o a mezzanotte, o al cantare del gallo, o la mattina; 36perché, venendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. 37Quel che dico a voi, lo dico a tutti:”Vegliate”!

A volte possiamo smarrire la via pur essendo sulla strada giusta, magari ti senti un po’ addormentato, oppure sei in un mare in burrasca e non comprendi più i segnali. Destati chiesa, destati fratello, destati sorella. Magari non riesci più a stare in piedi, sei debole ma c’è un Dio che può fare ogni cosa, che può ripristinare la tua vita.