“L’Eterno è il mio Pastore” Mario D’Auria

Perchè nella vita di un cristiano devono esserci momenti difficili?

SALMO 23:1-6 1Salmo di Davide. Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca. 2Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. 3Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. 4Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza. 5Per me tu imbandisci la tavola sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca. 6Certo, beni e bontà m’accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni.

Pensando a Davide, lui disse in maniera molto personale che l’Eterno era il suo pastore. Per ogni figlio di Dio che reputa l’Eterno il “suo” pastore quelle tre lettere possono fare la differenza. Ma prima di ciò dobbiamo riconoscere di essere delle pecore, proprietà del Pastore. Per Davide la realtà della cura pastorale di Dio rappresentava la fine di ogni suo bisogno. Tutto ciò di cui tu hai bisogno, l’Eterno te lo ha fornito. L’Eterno sa che hai bisogno di riposare e sa anche dove farti riposare, nei pascoli di tenera erba. La pecora per riposare non deve avere paura, non deve avere attrito con le altre pecore, non ci devono essere eventi esterni tipo mosche o parassiti a disturbarla, non deve avere ansia per il cibo. Quando tu sei riposato, la tua anima è in pace, viene ristorata, nulla ti manca. Se prima c’era il peccato nella tua anima adesso non c’è più, se prima eri sporca adesso sei pulita. L’Eterno ci guida per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.

Un figlio di Dio non è esente dall’attraversare la valle dell’ombra della morte. Davide ne era a conoscenza nonostante tutta la parte iniziale di questo Salmo. A volte passiamo questi momenti, dove veniamo attaccati.

Il primo gigante che viene contro di noi è il dubbio, ci chiediamo dov’è il Signore e perchè sta accadendo questo. A volte questa valle è necessaria. Prima del Salmo 23 Davide scrisse il SALMO 22:1 1Salmo di Davide. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Il dubbio ci può raggiungere, l’importante è come noi lo affrontiamo. Dobbiamo combattere il dubbio con la verità di Dio, è importante ricordare dei versi che vanno contro il dubbio. Quando Gèsù fu trasportato nel deserto dal davialo questo cercava di infondere dubbi ma Gesù rispondeva sempre: “Sta scritto”. Ma per combattere in questo modo la verità dobbiamo conoscerla, la Parola deve entrare nel nostro cuore e poi essere pronunciata con fede.

Quando sei nella valle dell’ombra della morte arriva un altro gigante che è l’ansia e gli attacchi di panico, quando accade vedi tutto in maniera alterata. L’apostolo Paolo in Filippesi ci dice queste parole: FILIPPESI 4:6-7 6Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. Non dobbiamo quindi dimenticarci di affidare le nostre preoccupazioni a Dio ed anche i nostri ringraziamenti. L’area del cervello che interessa l’ansia è la stessa area che ci fa ringraziare, questo gigante quindi si combatte con adorazione e ringraziamenti. Paolo e Sila sono un esempio di adorazione, erano in carcere e la situazione si ribalta completamente, questo è ciò che avviene quando adoriamo il Signore.

Il terzo gigante di un figlio che attraversa la valle dell’ombra della morte è la solitudine e l’abbandono. Questa è solo un’alterazione della nostra percezione, e più ci convinciamo di quello che stiamo vivendo più questo senso di abbandono aumenta e ci accorgiamo di cose che prima non vedevamo. In queste circostanze dobbiamo ricordarci di creare relazioni, questo gigante si combatte con la chiesa. Per fare tutto questo bisogna essere umili, ammettere a noi stessi ma anche ai fratelli ed al pastore che stiamo attraversando un momento difficile. Questa si chiama umiltà e si contrappone all’orgoglio che invece precede la rovina.

Nonostante Davide stava attraversando la valle dell’ombra della morte lui affermava di non aver timore alcuno perchè l’Etrno era con lui. Il bastone e la verga servono per dare direzione alle pecore e per difenderle dagli attacchi. Mentre sei nella valle dell’ombra della morte il Signore apparecchia la tavola per te, davanti ai tuoi nemici. Siamo pronti per banchettare e far festa. Nonostante i nemici il Signore ci dà ogni bene, ci unge con olio prezioso, ci dà le ricchezze che vengono dall’alto, il vino buono, la nostra coppa inizia a traboccare. La cura di Dio non è per un momento ma è per sempre, per tutti i giorni della nostra vita. Tutto questo accade facendo diventare il Signore il nostro pastore.