“Secondo il Cuore di Dio: Competenza o Attitudine” Mario D’Auria

SALMO 73/24-26 “Tu mi guiderai col tuo consiglio e poi mi porterai nella gloria. 25 Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te. 26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma DIO è la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno”

Dio ci conosce in modo profondo e non si ferma all’apparenza.

Così come fece con Davide, Dio sceglie ognuno di noi non per ciò che sappiamo fare e quindi per le nostre competenze, ma per l’attitudine del nostro cuore.

LUCA 7/39-49 «Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: «Costui, se fosse profeta, saprebbe chi e che tipo di donna è colei che lo tocca; perché è una peccatrice». E Gesù, rispondendo gli disse: «Simone, ho qualcosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di’ pure» 41 E Gesù gli disse: «Un creditore aveva due debitori; l’uno gli doveva cinquecento denari e l’altro cinquanta. 42 Non avendo essi di che pagare, egli condonò il debito ad entrambi. Secondo te, chi di loro lo amerà di più?». 43 E Simone, rispondendo, disse: «Suppongo sia colui, al quale egli ha condonato di più». E Gesù gli disse: «Hai giudicato giustamente». 44 Poi, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato dell’acqua per lavare i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i capelli del suo capo. 45 Tu non mi hai dato neppure un bacio; ma lei da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai unto il capo di olio; ma lei, ha unto i miei piedi di olio profumato. 47 Perciò ti dico che i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui al quale poco è perdonato, poco ama». 48 Poi disse a lei: «I tuoi peccati ti sono perdonati». 49 Allora quelli che erano a tavola con lui cominciarono a dire fra loro: «Chi è costui che perdona anche i peccati?».

Attitudini di Davide a cui ispirarci

  1. DIPENDENZA ATTIVA: Decidere intenzionalmente di dipendere da

Davide nell’affrontare Golia non ha fatto affidamento alle sue forze, che erano assolutamente inferiori a quelle del gigante, ma si è affidato alla forza e alla fedeltà di Dio, si è aggrappato a Dio dipendendo da Lui e si è esposto al combattimento perché era consapevole della Sua presenza.

ROMANI 11/36 “Poiché da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno.”

  • Domande da porsi per riflettere e cambiare attitudine: VIVO LA MIA VITA RIFLETTENDO LA DIPENDENZA DAL SIGNORE? IN QUALI AMBITI DIPENDO DALLE MIE FORZE E NON MI AFFIDO AL SIGNORE ? IN QUALI AMBITI DECIDO COSA FARE SENZA CONSULTARE DIO?
  1. PENTIMENTO

SALMO 51/10 “O DIO, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo”

Tutti pecchiamo e quando lo facciamo abbiamo sempre due scelte, nasconderlo oppure assumerci la responsabilità e andare a Dio e chiedere perdono, svergognando così il peccato e chiedendo aiuto a Dio per non commetterlo più.

Davide dopo aver peccato ha chiesto perdono a Dio, non si è nascosto e si è pentito.

  • Domande da porsi per riflettere e cambiare attitudine: COSA HAI NASCOSTO CHE STA OPPRIMENDO LA TUA VITA? HAI CONFESSATO IN PREGHIERA IL TUO PECCATO A DIO?
  1. VERO SACRIFICIO

Davide decise di fare un censimento tra il suo popolo per misurare la sua forza per combattere contro popoli nemici.

2 SAMUELE 24/10-24 10 “Ma, dopo aver fatto il censimento del popolo, il cuore di Davide lo riprovò grandemente, e disse all’Eterno: «Ho gravemente peccato in ciò che ho fatto; ma ora, o Eterno, rimuovi l’iniquità del tuo servo, perché ho agito con grande stoltezza». 11 Quando al mattino Davide si alzò, la parola dell’Eterno fu rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide, dicendo: 12 «Va’ a dire a Davide: Così dice l’Eterno: “Io ti propongo tre cose: scegline per te una e quella ti farò”». 13 Gad andò dunque da Davide a riferirgli la cosa e disse: «Vuoi che vengano per te sette anni di carestia nel tuo paese, o tre mesi di fuga davanti ai tuoi nemici che t’inseguono, o tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi un po’ quale risposta devo dare a colui che mi ha mandato». 14 Davide disse a Gad: «Mi trovo in grande angoscia! Cadiamo pure nelle mani dell’Eterno, perché le sue compassioni sono grandi, ma che io non cada nelle mani degli uomini!».

Il  castigo  mandato  da  Dio  e  il  sacrificio  di  Davide 15 Così l’Eterno mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato. Da Dan a Beer-Sceba morirono settantamila persone del popolo. 16 Come l’angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, l’Eterno si rammaricò di quella calamità e disse all’angelo che sterminava il popolo: «Basta! Ora ritira la tua mano!». L’angelo dell’Eterno si trovava presso l’aia di Araunah, il Gebuseo. 17 Quando Davide vide l’angelo che colpiva il popolo, disse all’Eterno: «Ecco, io ho peccato, io ho agito iniquamente, ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano perciò si volga contro di me e contro la casa di mio padre!». 18 Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: «Sali e costruisci un altare all’Eterno nell’aia di Araunah, il Gebuseo». 19 Così Davide salì, secondo la parola di Gad, come l’Eterno aveva comandato. 20 Araunah guardò e vide il re e i suoi servi, che si dirigevano verso di lui; allora Araunah uscì e si prostrò davanti al re con la faccia a terra. 21 Poi Araunah disse: «Perché il re, mio signore, è venuto dal suo servo?». Davide rispose: «Per comprare da te quest’aia e costruirvi un altare all’Eterno, affinché la calamità sia allontanata dal popolo». 22 Araunah disse a Davide: «Il re mio signore prenda e offra ciò che gli piacerà! Ecco i buoi per l’olocausto; gli attrezzi per trebbiare e i gioghi dei buoi serviranno per legna. 23 O re, tutte queste cose Araunah le dona al re». Poi Araunah disse al re: «L’Eterno, il tuo DIO, ti sia propizio!» 24 Ma il re rispose ad Araunah: «No, io comprerò da te queste cose al prezzo che costano, e non offrirò all’Eterno, il mio DIO, olocausti che non mi costino nulla». Così Davide comprò l’aia ed i buoi per cinquanta sicli d’argento.

Davide scelse di dare a Dio qualcosa che gli costasse sacrificio!!

L’adorazione a Dio richiede sacrificio perché così riconosciamo il valore di ciò che ci dona, non perché Lui abbia bisogno di avere il nostro sacrificio

  • Domanda da porsi per riflettere e cambiare attitudine IN CHE MODO POSSO ADORARE DIO CON SACRIFICIO?
  1. PAZIENZA E GRATITUDINE

SALMO 13/1-2 “Fino a quando, o Eterno, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? 2 Fino a quando farò deliberazioni nella mia anima e avrò afflizione nel mio cuore tutto il giorno? Fino a quando s’innalzerà il mio nemico sopra di me?”

Da quando Dio unse Davide come re a quando lo diventò passarono quindici anni e in questi anni il re Saul lo perseguitava perché voleva ucciderlo. Davide ebbe varie opportunità per uccidere Saul ma non lo fece perché dava onore al re che era l’unto dell’eterno. Davide seppe aspettare i tempi ed era grato a Dio anche se l’attesa era dura.

La gratitudine parla di completa fiducia in Dio, la mancanza di gratitudine simboleggia il confidare in sé stessi.

  • Domanda da porsi per riflettere e cambiare attitudine: QUANDO INCONTRO DELLE DIFFICOLTÀ CONFIDO PIENAMENTE IN DIO E NEL SUO PIANO PER LA MIA VITA? HO PAZIENZA E CREDO CHE DIO PUÒ CAMBIARE LA SITUAZIONE? SONO GRATO A DIO?