“Ti muovi tra noi” Past. Sandro Lauricelli

Dio desidera muoversi tra noi. A volte pensiamo che certe manifestazioni soprannaturali e potenti della presenza di Dio siano potute accadere solo nell’Antico
Testamento e appartengano all’antico patto. Attualmente, nella nostra generazione, c’è il rischio di cadere in un livello di spiritualità che si ferma alle emozioni. Dio, però,
non vuole fermarsi alle emozioni, ma desidera manifestare la Sua gloria.
La manifestazione della gloria di Dio è di livello più alto del sentire la Sua presenza. La gloria di Dio è entrare nella potenza di Dio e vederla.

Noi abbiamo un’eredità spirituale.

1 Pi 1:3-12 Benedetto sia il Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della resurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che
sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po’ di tempo, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e,
credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime. 10 Intorno a questa salvezza ricercarono e investigarono i profeti che profetizzarono della grazia destinata a voi, 11 cercando di conoscere il tempo e le circostanze che erano indicate dallo Spirito di Cristo che era in loro, e che attestava anticipatamente delle sofferenze che sarebbero toccate a Cristo e delle glorie che le avrebbero seguite. 12 A loro fu rivelato che, non per se stessi ma per noi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato l’evangelo, mediante lo Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano riguardare addentro.

In questi versi notiamo la potenza e la profondità della grazia di Dio, tanto che gli angeli desiderano riguardare addentro , e lo Spirito Santo, che è solo in noi, ci rivela in
modo molto potente chi è Cristo. Questa è la prima eredità.
La nostra eredità è incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, e non la lasceremo mai, perché non rinnegheremo mai il nostro Signore Gesù.

La seconda eredità è che lo Spirito Santo riposa su di noi per un altro obiettivo:  esprimere Dio agli altri. L’opera di Dio non è solo per noi, ma è per noi affinché la riveliamo agli altri. Attraverso la nostra eredità, Dio desidera muoversi.

Es. 33:18-23 Allora Mosé disse: “Deh, fammi vedere la tua gloria!”. 19 L’Eterno gli rispose: “Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell’Eterno davanti a te. Farò grazia a chi farò grazia e avrò pietà di chi avrò pietà”. 20 Disse ancora: “Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo mi può vedere e vivere”. 21 Quindi l’Eterno disse: “Ecco un luogo vicino a me; tu starai sulla roccia; 22 e mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una fenditura della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sia passato; 23 poi ritirerò la mano e mi vedrai di spalle; ma la mia faccia non si può vedere”.

Mosé visse un’esperienza soprannaturale e potentissima ma protetta dalla mano di Dio, perché non avrebbe potuto vedere il suo volto. Ma nel Nuovo testamento la gloria di Dio si è manifestata in modo molto più clamoroso e potente nella vita di Stefano.

At 6:8-15 Or Stefano, ripieno di fede e di potenza, faceva grandi prodigi e segni fra il popolo. 9 E alcuni della sinagoga, detta dei Liberti, dei Cireni, degli Alessandrini e di quelli di Cilicia e d’Asia si alzarono per disputare con Stefano; 10 ma non potevano resistere alla sapienza e allo spirito col quale egli parlava. 11 Allora istigarono degli uomini che dicessero: “Noi lo abbiamo
udito pronunciare parole di bestemmia contro Mosé e contro Dio”. 12 Ed eccitarono il popolo, gli anziani e gli scribi; e, piombatigli addosso, lo trascinarono via e lo condussero davanti al sinedrio. 13 Poi presentarono dei falsi testimoni che dicevano: “Quest’uomo non cessa di proferire parole di bestemmia contro questo santo luogo e contro la legge. 14 Lo abbiamo infatti sentito dire che questo Gesù, il Nazareno, distruggerà questo luogo e muterà i riti che Mosé ci ha dato”. 15 E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, avendo fissati gli occhi su di lui, videro il suo volto simile al volto di un angelo.

Stefano, ripieno di fede e di potenza, predicò il Vangelo senza filtri e con grande franchezza a quelli della sinagoga che non potevano resistere alla sapienza e allo
spirito con cui parlava. Tutti videro che il suo volto divenne come quello di un angelo. La manifestazione della gloria di Dio fu visibile.

At. 7:47-60 Fu invece Salomone quello che gli edificò una casa. 48 Ma l’Altissimo non abita in tempi fatti da mani d’uomo, come dice il profeta: 49
“Il cielo è il mio trono e la terra lo sgabello dei miei piedi; quale casa mi edifichereste voi, dice il Signore, o quale sarebbe il luogo del mio riposo? 50 Non ha la mia mano fatto tutte queste cose?”. 51 Uomini di collo duro ed incirconcisi di cuore e di orecchi, voi resistete sempre allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, come fate anche voi. 52 Quali dei profeti non perseguitarono i vostri padri? Essi uccisero anche coloro che preannunciarono la venuta del Giusto, del quale ora voi siete divenuti traditori e uccisori; 53 voi che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli e non l’avete osservata!”. 54 All’udire queste cose essi fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. 55 Ma egli, ripieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio, 56 e disse: “Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio”. 57 Ma essi, mandando alte grida, si turarono gli orecchi e tutti insieme si avventarono sopra di lui; 58 e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono. E i testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. 59 Così lapidarono Stefano, che invocava Gesù e diceva: “Signor Gesù, ricevi il mio spirito”. 60 Poi, postosi in ginocchio, gridò ad alta voce: “Signore, non imputare loro questo peccato”. E, detto questo, si addormentò.

Stefano fece un’esperienza straordinaria, vivendo il livello della potenza di Dio e vedendo le Sua gloria. Questa è dottrina! Questo può accadere e deve accadere.
Perché vivere, vedere e toccare la gloria di Dio è il desiderio di Dio stesso per noi e il livello su cui noi dobbiamo puntare.
Stefano, per arrivare a questo proposito, diede onore all’eredità incorruttibile che ricevette per grazia e diede forza al suo spirito che, come noi, è in conflitto con la
carne, cercando la gloria di Dio.

Ga 5:16-17 Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, 17 la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo
Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l’una all’altra, cosicché voi non fate quel che vorreste.

La shekinah di Dio era il nome che nell’Antico Testamento si dava alla Sua gloria, e si manifestava come nuvola, fumo o fuoco.

Es. 24:17 E l’aspetto della gloria dell’Eterno era agli occhi dei figli d’Israele come un fuoco consumante sulla cima del monte.
Oggi la potenza di Dio la vediamo manifestata come in Atti 6:8 attraverso segni, prodigi e miracoli, e attraverso i doni che Lui ci dà. Tutto questo è possibile quando nutriamo il desiderio di vedere la Sua gloria, ma anche di non accontentarsi di ciò che abbiamo sentito, perché Dio vuole darci molto di più.
La potenza di Dio si manifesta quando non abbiamo più niente da poter fare; finché ci arriveremo con le nostre forze, non vedremo mai nulla.
Stefano arrivò al livello di gloria, perché aveva un fortissimo desiderio della sua manifestazione. Lui non partì per il suo proposito portando un mantello di autorità, ma partì servendo gli altri alle mense.
La passione per Dio ti mette a disposizione per fare qualsiasi cosa con tutte le tue forze. Per raggiungere la gloria, si inizia sempre dalla passione, passando dalla dedizione, arrivando alla consacrazione.

Ro 8:18 Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi.

Il Signore mette la Sua gloria al di sopra di ogni sofferenza o difficoltà che passiamo.

-1 Preparati per la gloria con la preghiera.

-2 Il tuo cuore deve tirare fuori l’amore di Dio; la gloria è l’alto livello dell’amore di Dio.

Ro 5:5 Or la speranza non confonde, perché L’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Ga 5:6 poiché in Cristo né la circoncisione né l’incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera mediante l’amore.
La fede che opera attraverso l’amore, mette le persone prima di quello che fai.

-3 Sopportando sofferenze.
1 Pi 4:7-8; 12-13 Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere, 8 avendo prima di tutto un intenso
amore gli uni per gli altri, perché “l’amore coprirà una moltitudine di peccati”.

12 Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 13 Ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.

Ogni prova che superiamo ci fa salire un gradino verso la gloria di Dio e ci fa acquisire nuove forze. Più sei forte, più ricevi consapevolezza di chi è Dio e più il tuo parlare
diventa franco e convincente.

-4 Camminare nella gloria di Dio.

2 Co 3:18 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore.
Un cuore trasparente, sincero, pieno d’amore e umile, che ammette i propri errori, è la piattaforma per camminare nella gloria di Dio.
La gloria di Dio cerca una casa. Nell’Antico testamento era il tabernacolo, oggi è il cuore di ognuno di noi.

1 Cor. 3:16 Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

At. 2:46-47 E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.

In questi versi è presente la trasparenza, la sincerità, la fratellanza, l’amore, la passione e la gloria di Dio. Dove c’è lo Spirito di Dio le persone vengono, ma la piattaforma la costruisce la chiesa, per cui gli unici che possono interrompere la gloria di Dio, siamo noi.