“Tu sei sacerdote” Past. Sandro Lauricelli

Il servizio sacerdotale è una responsabilità che il Signore aveva stabilito specificatamente ai Leviti per poter offrire sacrifici e adorare il Signore. Con il sacrificio di Gesù, noi siamo rinati sacerdoti e il Signore ha stabilito che questa eredità sia su ognuno di noi, perché Gesù è diventato Egli stesso sacrificio per noi.

Giosuè 13:14 Soltanto alla tribù di Levi non aveva assegnato eredità: i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore, Dio di Israele, sono la sua eredità, secondo quanto gli aveva detto il Signore, Dopo che sono stati sconfitti tutti questi vari re che dominano i territori che il Signore aveva dato a Israele, Giosuè aveva la responsabilità di assegnare i territori, in base a quello che il Signore gli aveva comandato. E dopo che Giosuè assegna questi territori, Giosuè qui ricorda che non poteva assegnare dei territori alla tribù di Levi, perché il Signore aveva stabilito che i sacrifici al Signore stesso sarebbero stati l’eredità di Levi.

Numeri 3:9 Assegnerai i leviti ad Aronne e ai suoi figli; essi gli sono dati tutti tra gli Israeliti Il Signore inizia a dare istruzioni circa il fatto che i Leviti non dovevano avere un territorio specifico, perché loro si dovevano occupare dell’adorazione, era la loro responsabilità in quanto sacerdoti a svolgere il servizio sacerdotale, per poter offrire sacrifici, per servire e adorare il Signore.

Numeri 18:7-9 7 Tu e i tuoi figli con te eserciterete il vostro sacerdozio in tutto ciò che concerne l’altare e in ciò che è di là dalla cortina; e farete il vostro servizio. Io vi do l’esercizio del sacerdozio come un dono; l’estraneo che si avvicinerà sarà messo a morte».8 Il SIGNORE disse ancora ad Aaronne: «Ecco, di tutte le cose consacrate dai figli d’Israele io ti do quelle cose che mi sono offerte per elevazione: io le do a te e ai tuoi figli come diritto di unzione, per legge perenne. 9 Questo ti apparterrà fra le cose santissime non consumate dal fuoco: tutte le loro offerte, vale a dire ogni oblazione, ogni loro sacrificio per il peccato e ogni loro sacrificio per la colpa che mi presenteranno; sono tutte cose santissime che apparterranno a te e ai tuoi figli.
Viene ripreso di nuovo la responsabilità dei Leviti. In questo versetto Aaronne e i suoi figli, gli eredi di Levi non avevano alcun territorio, perché era stato stabilito che si sarebbero dovuti occupare del sacerdozio e di portare le offerte. Loro avrebbero vissuto di tutta la benedizione che le altre tribù ricevevano e che i sacrifici che avrebbero portato, per cui avrebbero vissuto di questo e non di terra, o di qualcosa che avrebbero dovuto fare con le loro mani, perché, la loro responsabilità era di offrire continuamente un sacrificio al Signore, adorare il Signore, e dedicarsi alla chiamata che il Signore gli aveva affidato.

Numeri 6:22-25: 22 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo: 23 «Parla ad Aaronne e ai suoi figli, dicendo: Voi benedirete così i figli d’Israele; direte loro: 24 “L’Eterno ti benedica e ti custodisca! 25 L’Eterno faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! 26 L’Eterno rivolga il suo volto su di te e ti dia la pace!”. 27 Così metteranno il mio nome sui figli d’Israele e io li benedirò»

I Leviti avevano una grande responsabilità che possiamo sintetizzare in tre aspetti:

  • I leviti dovevano dedicare completamente la loro vita a Dio. Loro si dovevano separare dalle influenze mondane, avevano l’impegno di rimanere nella santità e di camminare con integrità perché avevano una grandissima responsabilità.
  • Dopo essersi completamente dedicati a Dio, la seconda responsabilità era di dedicarsi al servizio perché dovevano offrire sacrifici per i peccati, per l’incenso, guidare la congregazione verso la lode e adorazione. Dovevano sempre far si che il popolo camminasse in un’atmosfera di lode con gli occhi rivolti sempre verso Dio.
  • La dipendenza dalla provvidenza di Dio. I leviti non dovevano fare un lavoro, perché il loro lavoro era servire Dio al 100%. Dovevano confidare nella fedeltà di Dio per il sostentamento, e affidarsi alla guida di Dio per guidare il Loro non potevano concentrarsi ad un lavoro secolare ma esclusivamente spirituale. Loro dovevano stare col Signore, adorare Dio per dare direzione, e portare il popolo a stare nell’adorazione.

Nell’antico testamento questa responsabilità era affidata ad un popolo ben specifico, ad una tribù specifica; per cui il sacerdozio era affidato ai Leviti e lavoravano aldilà del velo.

Cosa succede con Gesù? Gesù dà la sua vita sulla croce. Nel nuovo testamento con la morte di Gesù, la Bibbia dice che questo velo è stato squarciato, e tutto quel lavoro di portare sacrifici è stato sintetizzato in un unico sacrificio che è quello di Gesù Cristo. Gesù è diventato sacrificio per noi. Il lui è incorporata tutta l’adorazione. Lui è diventato il sacrificio, l’incenso, la responsabilità, la chiamata. Gesù ha detto che tutto è compiuto perché Lui ha fatto tutto, tutti questi precetti hanno un solo un nome Gesù. E La Bibbia dice che questa responsabilità di portare questa adorazione, adesso, è passata su ogni credente.

Non c’è più un popolo specifico. L’adorazione al Signore, ad oggi, è responsabilità di tutti noi. Vediamo alcuni elementi che lo enfatizzano: Chiunque è nato in Cristo diventa un sacerdote.

1 Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce; voi, che un tempo non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia. Oggi l’eredità non è più su un popolo specifico, oggi l’eredità è su tutti coloro che confessano che Gesù è il mio Signore e Salvatore.

In quanto nato di nuovo Tu diventati un sacerdote.

Di seguito 3 aspetti salienti del nuovo testamento:

  1. In Cristo siamo rinati
  2. Come sacerdoti abbiamo delle responsabilità. In questo verso troviamo le responsabilità di un vescovo 1 Timoteo 3:2 Bisogna, dunque, che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare, non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro; uni che governi bene la propria famiglia e tenga i figli la sottomissione con ogni decoro. Le responsabilità sacerdotali di camminare nell’integrità come camminavano i leviti, oggi non è più legato ad una tribù specifica, ma è legata ai figli di Dio, e maggiore responsabilità hanno quelli che hanno una responsabilità ministeriale in termini di integrità.
  3. L’adorazione sacerdotale si trasforma in amore per Dio e per gli altri, e l’amore di Dio porterà sempre verso adorazione

Efesini 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola, 27 per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile., parla del matrimonio.

Non puoi dire di essere un adoratore ma non ami gli altri. A volte, le persone, esaurite il loro bisogno, oppure se la risposta a quel bisogno non arriva, lasciano il Signore.

La bontà di Dio non dipende dal risultato. Il servizio di adorazione non dipende da cosa tu hai bisogno. Perché Dio può fare cose meravigliose.

La vera adorazione è adorare Dio perché Lui è degno di essere lodato e adorato. Per cui l’adorazione vera si trasformerà sempre nell’amore verso Dio e verso gli altri.

Giovanni 17:9-10: 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. 10 E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. Gesù fa la preghiera affinché la nostra vita dia gloria a Lui, che si possa vedere dentro di noi che Lui ha fatto un’opera. La nostra vita deve essere una testimonianza che Dio è buono, camminando di gloria in gloria, di fede in fede, di battaglia in battaglia, dobbiamo saper aspettare che il Signore possa operare, con pazienza, rimanendo fermi, salendo gradino dopo gradino. Nella battaglia vogliamo vedere la vittoria e se ci sono sconfitte il Signore le riscatterà tutte.

Altro aspetto del servizio sacerdotale

–     Pace nelle nostre vite

Efesini 2:13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo. 14 Egli, infatti, è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha demolito il muro di separazione.

Nella presenza di Dio c’è la pace di Dio, tutte le volte che il popolo d’Israele cercava il Signore aveva pace, tutte le volte che noi figli di Dio cerchiamo il Signore avremo pace, in quanto sacerdoti.

–     Come sacerdoti dobbiamo creare un’atmosfera spirituale

I Leviti avevano la responsabilità di farlo nel tabernacolo, ogni posto dove il Signore di porta è una tua responsabilità, come sacerdote di creare un’atmosfera spirituale. Come creare un’atmosfera spirituale?

Colosseo 3:16 16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.

I salmi erano musicati per cui quando siete insieme ad altri, prendete un salmo e un inno e cantate al Signore, gli inni sono canti scritti dagli uomini di Dio, e infine ci sono i cantici spirituali che canti in totale libertà al Signore con tutto il tuo cuore.

Dove c’è adorazione non c’è depressione. 

Riguardo l’eredità, i Leviti non dovevano averla, la loro eredità era il servizio al Signore. E mentre loro facevano un servizio al Signore, il popolo portava sacrifici e loro vivevano della benedizione che arrivava per il loro servizio al Signore.

Il timore di Dio è la più grande eredità che possiamo lasciare alle future generazioni perché, se tu impari ad avere fede e ad appoggiarti nel Signore, anche se non avrai eredità naturale avrai un’eredità eterna, perché la parola di Dio rimarrà in eterno.

La Bibbia ci insegna che le benedizioni di Dio arrivano alla millesima generazione, per cui dedichiamo la nostra vita al Signore, adoriamoLo, serviamoLo e crediamo nelle benedizioni di Dio.