“Un profumo soave” Rosalba D’Auria

(Esodo 30:34-36) 34 L’Eterno disse ancora a Mosè: «Procurati degli aromi, dello storace, della conchiglia odorosa, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali; 35 ne farai un profumo composto secondo l’arte del profumiere, salato, puro e santo; 36 ne ridurrai una parte in minutissima polvere e ne porrai un po’ davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io ti incontrerò: esso sarà per voi cosa santissima.

Dio ordina a Mosè di costruire un altare dei profumi. L’altare dei profumi si trovava davanti al velo nell’arca della testimonianza, quindi prima del luogo santissimo c’era questo altare dei profumi.

Salmi 141:2 Giunga la mia preghiera davanti a te come l’incenso, l’elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera.

Esodo 30:8 Quando Aaronne accende le lampade sull’imbrunire, vi brucerà incenso: un incenso perpetuo davanti all’Eterno, per le future generazioni.

Apocalisse 5:8 E, quando ebbe preso il libro, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d’oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi.

Cos’è questo profumo? Cos’è questo incenso puro?

Le preghiere dei Santi sono profumo davanti all’altare.

Giobbe rimase puro davanti a Dio nonostante tutte le battaglie che dovette affrontare.

Giobbe 16:16-17 16 Il mio viso è rosso per il pianto, e sulle mie palpebre si posa l’ombra di morte, 17 anche se non c’è alcuna violenza nelle mie mani e la mia preghiera è pura.

Significato di puro: esente da impurità e da peccato, esente da qualsiasi mescolanza di elementi estranei.

Dio ci vuole puri.

Le nostre preghiere, la nostra lode, la nostra vita rappresentano un profumo.
Puoi decidere di essere un profumo puro o di essere un profumo non gradito a Dio. Quale profumo stiamo portando?

Essere un profumo puro è un processo che non è limitato al tempo che trascorriamo in chiesa. Questo processo si attraversa nella quotidianità della nostra vita e richiede il nostro impegno.
Il profumo è un sinonimo di purificazione.

I re magi portarono a Gesù oro, incenso e mirra. Perchè? Incenso e la mirra sono due profumi. L’oro rappresentava la regalità di Gesù, l’incenso (dal latino incendere) che bruciato produce un odore intenso e rappresentava la santità di Dio, la mirra era una resina e serviva come profumo per persone e cose, nell’antico Egitto serviva per imbalsamare i defunti come segno di vittoria sulla morte, ecco che c’era già una profezia: era già scritto il proposito di Gesù, avrebbe avuto vittoria sulla morte.

Romani 12:1 1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio.

Malachia 1:8-11 8 Quando offrite in sacrificio un animale cieco, non è male? Quando offrite un animale zoppo o malato, non è male? Presentalo dunque al tuo governatore. Sarà soddisfatto di te? Ti accetterà con favore?», dice l’Eterno degli eserciti. 9 Ora dunque implorate il favore di Dio, perché abbia misericordia di noi. «Sono le vostre mani che hanno fatto ciò, vi accetterà forse con favore?», dice l’Eterno degli eserciti. 10 «Oh, ci fosse almeno qualcuno tra di voi che chiudesse le porte! Allora non accendereste invano il fuoco sul mio altare. Io non prendo alcun piacere in voi», dice l’Eterno degli eserciti, «né gradisco alcuna offerta dalle vostre mani. 11 Poiché dal sol levante fino al ponente sarà grande il mio nome fra le nazioni e in ogni luogo sarà offerto incenso al mio nome e un’ oblazione pura, perché il mio nome sarà grande fra le nazioni», dice l’Eterno degli eserciti.

Se il sacrificio non era puro, non era gradito a Dio.

Le nostre azioni, le nostre aspirazioni sono guidate da Dio, o sono piene del nostro orgoglio, del nostro ego?
Noi siamo chiamati a servire Dio come Egli vuole; noi profumiamo del profumo del Creatore, noi brilliamo della Sua luce.

Dobbiamo arrenderci totalmente a Dio.

Non possiamo fare le cose per piacere agli altri. Se ci impegnamo ad essere un profumo puro le persone ci ameranno.

Usato non vuol dire approvato o gradito.

Non è quello che è fuori che fa di noi un buono cristiano, ma è il nostro cuore, è l’attitudine che fa un buon cristiano. Noi vogliamo essere usati, ma prima di ogni cosa vogliamo essere approvati e graditi da Dio.

Nella Bibbia ci sono molti esempi di persone che venivano usati ma non erano approvati: Saul, Giuda, Sansone.

Sansone era un nazireo, ma aveva un carattere debole, era preso da istinti carnali, non aveva autocontrollo, non sapeva disciplinarsi nel carattere.

Quanti di noi manchiamo nell’autocontrollo?!

Se la Parola ha effetto nella tua vita, lo vedrai quando porterai frutto, quando il tuo carattere sarà rotto, cambiato. Sarai così umile per accettare il consiglio o la riprensione del tuo fratello. Guarderai chi hai a fianco come un aiuto e non come un ostacolo alla tua chiamata.

La Parola non si deve fermare alle emozioni ma deve penetrare. Di questo ce ne accorgeremo nella nostra cameretta, perché quando la Parola porta frutto, hai desiderio di stare alla presenza di Dio.

Il livello di consacrazione determina la profondità dello spirito.

Spesso la domenica mattina cerchiamo di dare la colpa a qualcuno perché la gloria di Dio non è scesa. La gloria di Dio scende quando c’è consacrazione. Se siamo una chiesa consacrata noi vedremo la gloria di Dio.

La grazia non è un motivo per peccare, la grazia è quella potenza che ci dà la spinta per non peccare.

La grazia è il nostro generatore di potenza

Corinzi 2:9 9 Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano»

Prima ci arrenderemo a Dio e prima vedremo la gloria di Dio.

Noi siamo la generazione di quelli che vedranno le promesse di Dio, non dobbiamo essere una generazione di parole ma di fatti.
Gesù ha compiuto tutto sulla croce, dentro di te c’è la natura di Cristo.

Giovanni 14:16-17 16 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.

In questo processo non siamo soli, abbiamo lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo non è solo con noi, ma è in noi. Quella grazia è dentro di te per fare la differenza.
Non ignorare lo Spirito Santo!

Il desiderio di Dio è vederci progredire, vuole vederti crescere. Vuole vederti al massimo del tuo potenziale.
Siamo una generazione scelta per portare cambiamento, per far brillare la luce dove non c’è.

Atti 1:8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra»

Esempio di Pietro prima e dopo aver ricevuto lo Spirito Santo.

Noi siamo la Chiesa e abbiamo bisogno di avere il fuoco intorno a noi e non gente demotivata. Quando sarem tutti infuocati potremo vedere la gloria di Dio. Pieni del profumo di Dio.

Giovanni 3:34-35 34 Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perché Dio non gli dà lo Spirito con misura. 35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

Dio ci ha dato uno Spirito senza misura.

Corinzi 12:9 Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me

Romani 5:20 Or la legge intervenne affinché la trasgressione abbondasse; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata

Marco 5:1-16 1 Così giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gadareni. 2 E, come Gesù scese dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva la sua dimora fra i sepolcri, e nessuno riusciva a tenerlo legato neanche con catene. 4 Infatti più volte era stato legato con ceppi e con catene; ma egli aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi; e nessuno era riuscito a domarlo. 5 Continuamente, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava gridando e picchiandosi con pietre. 6 Ora, quando vide Gesù da lontano, egli accorse e gli si prostrò davanti, 7 e dando un gran grido, disse: «Che c’è fra me e te, Gesù Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi!». 8 Perché egli gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest’uomo!». 9 Poi Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». E quello rispose, dicendo: «Io mi chiamo Legione, perché siamo molti». 10 E lo supplicava con insistenza perché non li mandasse fuori da quella regione. 11 Or vi era là, sul pendio del monte, un grande branco di porci che pascolava. 12 Allora tutti i demoni lo pregarono, dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 13 E Gesù prontamente lo permise loro; allora gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci e il branco si precipitò giù per il dirupo nel mare, erano circa duemila, e affogarono nel mare. 14 Allora quelli che custodivano i porci fuggirono e diffusero la notizia in città e per le campagne; e la gente venne a vedere ciò che era accaduto. 15 Giunti che furono da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16 E quelli che avevano visto l’accaduto, raccontarono loro ciò che era successo all’indemoniato e il fatto dei porci.

Il male lo aveva costretto a vivere isolato, era tormentato. Quando Gesù lo liberò, ne fu profondamente riconoscente.
La grazia diventa tangibile quando la facciamo agire nella nostra vita.
La grazia di Dio può rompere ogni legame; la tua liberazione sarà una benedizione per la persona che hai accanto.