“Vivi la pienezza del soprannaturale!” Sebastian Russo

Ascolta la registrazione audio


 

In un momento storico come quello che stiamo vivendo, può succedere che ogni nostra certezza possa vacillare. Non è sbagliato rivolgersi alla medicina e alle cure naturali. Dio infatti si può usare dei medici a nostro vantaggio e noi dobbiamo essere persone avvedute e responsabili.

Questa consapevolezza però non deve prendere il posto della fede e della certezza che Dio può fare tutt’oggi miracoli e guarigioni nella nostra vita.
Quando ci sentiamo vuoti, quello è il momento giusto per permettere a Dio di riempirci. Quando ci sentiamo deformati e deboli, quello è il momento giusto per permettere a Dio di modellarci e darci una nuova forma così come un vasaio fa con la sua argilla. È proprio in quei momenti difficili che Dio comincia un percorso del quale non ci è permesso vedere la fine, ma ci viene solo chiesto di fidarci del Suo progetto.

Che cosa è il soprannaturale? È la manifestazione di Dio e di fatti che umanamente non sarebbero possibili. Non possiamo vedere il soprannaturale senza la fede, ossia senza la fiducia in Dio.

MATTEO 14:22-35 22 Subito dopo Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo all’altra riva, mentre egli licenziava le folle. 23 Dopo averle congedate, salì sul monte in disparte per pregare. E, fattosi sera, era là tutto solo. 24 La barca intanto si trovava al largo, in mezzo al mare, ed era sbattuta dalle onde perché il vento era contrario. 25 Alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. 26 I discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!». E si misero a gridare dalla paura; 27 ma subito Gesù parlò loro, dicendo: «Rassicuratevi; sono io, non temete!». 28 E Pietro, rispondendogli disse: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque». 29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sulle acque, per venire da Gesù. 30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò dicendo: «Signore, salvami!». 31 E subito Gesù stese la mano, lo prese e gli disse: «O uomo di poca fede, perché hai dubitato?». 32 Poi, quando salirono in barca, il vento si acquetò. 33 Allora quelli che erano nella barca vennero e l’adorarono, dicendo: «Veramente tu sei il Figlio di Dio!». 34 Poi, essendo passati all’altra riva, vennero nella regione di Gennesaret. 35 E gli uomini di quel luogo, avendolo riconosciuto, diffusero la notizia per tutta la regione circostante; e gli presentarono tutti i malati;

La barca dove si trovavano i discepoli cominciò ad agitarsi per via delle onde e della tempesta. Essi erano molto spaventati. Quando Pietro riconobbe Gesù in lontananza che camminava sulle acque, non assecondò la razionalità, ma chiese a Gesù di poterlo raggiungere. E così fece: Pietro camminò sulle acque. Ma ben presto le onde alte e tutto ciò che stava accadendo intorno a lui, fecero vacillare la sua fede e Pietro cominciò ad affondare.

Quante volte è successo anche a noi?
Il nostro stile di vita è molto comodo e privilegiato. Oggi la nostra non è una barca per pescare, ma è più simile ad una nave da crociera. Questa comodità fa sì che sempre meno sentiamo il bisogno di scomodarci e uscire dal comfort della nostra nave. Non aspettiamo di dover affrontare una tempesta per mettere in azione la nostra fede e affidarci a Dio.

MATTEO 14:35 E gli uomini di quel luogo, avendolo riconosciuto, diffusero la notizia per tutta la regione circostante; e gli presentarono tutti i malati;
36 e lo pregarono che potessero toccare almeno il lembo della sua veste; e tutti quelli che lo toccarono furono perfettamente guariti.

Quando Gesù e Pietro salirono insieme sulla barca, la tempesta di acquetò e tutti riconobbero che Gesù era il figlio di Dio. E allora tutti desideravano di poter almeno toccare il lembo della sua veste per essere guariti.
Può capitare che Dio risponda di no alle nostre preghiere, ma questo non deve essere un buon motivo per non chiedere più. La fede è avere la completa fiducia nei piani e nella volontà di Dio per la nostra vita.

La grandezza di Dio non si misura dalle volte che ha realizzato le nostre richieste tramite le nostre preghiere, ma dalla Sua immensa grazia.

GIOVANNI 14:12-13 12In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch’egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13 E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

Dio ancora oggi può farci camminare sulle acque e su territori sui quali noi non possiamo nemmeno immaginare di poter arrivare. Questo è il soprannaturale che possiamo sperimentare ogni giorno nella nostra vita.

PROVERBI 4:23
Custodisci il tuo cuore con ogni cura, perché da esso sgorgano le sorgenti della vita.

Questo verso ci parla dell’attenzione che dobbiamo dare al nostro cuore, i nostri pensieri e alle nostre emozioni. È proprio dal modo in cui noi li custodiremo che dipenderà la nostra vita.
Dopo quattro giorni dalla morte di Lazzaro, Gesù si recò sul posto. Marta, addolorata e rassegnata, lo rimproverò per il suo ritardo. Ma Gesù sapeva che da lì a poco la gloria di Dio sarebbe stata manifestata per mezzo di tale circostanza.

Gesù chiese di togliere la pietra che chiudeva la tomba di Lazzaro e avvenne il miracolo.
Oggi la nostra pietra può essere la delusione, il peccato, l’incredulità… e Gesù vuole che noi rimuoviamo questa pietra per potergli permettere di chiamarci per nome attuare il miracolo nella nostra vita.